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Fed alza tasso di sconto di un quarto di punto, mercati spaventati aprono in calo

di admin |19 Febbraio 2010 10:32

La decisione della Fed di alzare il tasso di sconto pesa sull’apertura delle contrattazioni nelle principali Borse europee, così come avvenuto per quelle asiatiche. Piazza Affari ha avviato gli scambi in negativo con l’indice Ftse Mib che ha fatto registrare un -1,09% a 21.428 punti. Esordio al ribasso anche per l’Ftse It All Share a -1,11% a 21.934 punti. Giù anche il Cac40 di Parigi e il Dax30 di Francoforte.

La Fed ha aumentato il tasso di sconto di un quarto di punto, dallo 0,50% allo 0,75%. L’aumento del tasso di sconto – afferma la Fed in una nota – sarà in vigore da venerdì 19 febbraio.

La banca centrale americana ha inoltre deciso che a partire dal prossimo 18 marzo la durata massima dei prestiti prestiti ottenuti dalle banche nell’ambito della finestra di tasso di sconto sarà drasticamente ridotta a ‘overnight’ contro i 28 giorni attuali.

«L’aumento degli spread» in seguito al ritocco del tasso di sconto e «la riduzione della durata massima» dei prestiti «incoraggerà – spiega la Fed – le istituzioni a fare affidamento sui fondi provenienti dai privati» per le esigenze di breve termine.

La finestra del tasso di sconto è stato uno dei primi strumenti utilizzati dal Fed per far fronte alla crisi: le banche solitamente vi ricorrono per fronteggiare eventuali carenze di risorse overnight.

Nell’agosto del 2007 il board della Fed ha esteso la durata dei prestiti a 30 giorni e poi, nel marzo del 2008, a 90 giorni per aumentare la liquidità nel mercato interbancario dopo il quasi collasso di Bear Stearns.

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