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Crisi, fiducia delle imprese ai minimi

di Maria Elena Perrero |28 Maggio 2012 11:05

ROMA – Crolla la fiducia nelle imprese del commercio al dettaglio: l'indice destagionalizzato del clima di fiducia a maggio segna un calo significativo, passando a 75,4 da 80,9.

Lo rileva l'Istat, spiegando che si tratta del valore più basso dall'inizio delle serie storiche, ovvero dal gennaio del 2003.

Nel commercio al dettaglio peggiorano molto i giudizi sulle vendite correnti e flettono le aspettative su quelle future, mentre si registra un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino.

In particolare, l'indice del clima di fiducia scende da 77,2 a 67,0 nella grande distribuzione e da 90,1 a 86,8 in quella tradizionale

La fiducia cala anche per le imprese dei servizi, toccando il valore più basso da marzo 2009. L'indice registra una significativa diminuzione, a 72,7 da 75,8, scendendo su livelli prossimi al minimo storico.

Nel dettaglio, nei servizi, un modesto recupero dei giudizi sugli ordini si accompagna ad un calo dei saldi relativi alle attese, sia sugli ordinativi sia sull'economia in generale.

Migliorano i giudizi sull'occupazione, ma diminuisce il saldo delle relative attese. Il saldo delle aspettative sulla dinamica dei prezzi di vendita registra una lieve diminuzione.

Diminuisce molto a maggio anche l'indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, che scende a 86,2 da 89,1 registrato nel mese precedente. L'Istat spiega che il nuovo calo fa toccare all'indice il valore più basso da agosto 2009.

I giudizi sugli ordini e le attese di produzione peggiorano significativamente, mentre il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino aumenta lievemente.

Quanto al clima di fiducia delle imprese di costruzione, dopo la piccola risalita di aprile, l'indice diminuisce da 83,7 a 81,8, con i giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione che migliorano leggermente, ma peggiorano in misura marcata le attese sull'occupazione.

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