Crisi Grecia: l'Europa promette nuovi aiuti

BRUXELLES, 23 GIU – C'e' la nomina di Mario Draghi alla presidenza della Bce. C'e' il varo delle raccomandazioni agli Stati membri per il risanamento delle loro finanze. E c'e' il via libera al rafforzamento dell'attuale Fondo salva-Stati e alle modifiche del trattato Ue per creare un Fondo permanente. Ma e' sempre l'emergenza Grecia a dominare i lavori del vertice dei capi di Stato e di governo europei riuniti oggi e domani a Bruxelles.
In gioco non ci sono solo le sorti del Paese ellenico, ma la credibilita' stessa della Ue, chiamata a risolvere una situazione che rischia di travolgere l'intera Eurozona e non solo. Non e' un caso che i leader europei si trovano a dover dare ancora una volta prova di unita' dopo le divisioni delle ultime settimane. Con addosso puntati gli occhi degli Stati Uniti, che nelle ultime ore hanno accentuato il loro pressing: prima il segretario di Stato al Tesoro, Tim Geithner, ha invitato l'Europa a parlare ''con una voce sola e chiara''; poi il numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha messo in guardia dalle conseguenze che un fallimento della Grecia avrebbe su scala globale. Un pericolo di contagio dal quale anche il Fondo monetario internazionale mette in guardia.
Dalla due giorni del Consiglio europeo non sono attese decisioni formali sulla Grecia. Queste saranno prese nell'Eurogruppo straordinario del 3 luglio. Ma la giornata di oggi e' servita per fare un pressing a tutto campo sulle forze politiche elleniche. Nel corso del pre-vertice del Ppe, dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, al presidente francese, Nicolas Sarkozy, tutti hanno rivolto un appello al leader dell'opposizione greca, Antonis Samaras, in vista del voto sul programma di austerity da parte del Parlamento greco la prossima settimana. Poi – prima dell'inizio del Consiglio europeo – si e' svolta una riunione tra Sarkozy, Merkel e il premier greco, George Papandreou, presenti anche il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e quello della Bce, Jean-Claude Trichet. Papandreou ha chiesto alla Ue un impegno forte per sostenere la Grecia, assicurando che questo favorira' l'assunzione degli impegni gravosi a cui e' chiamata Atene. E i leader europei – come si legge in una bozza delle conclusioni – sarebbero pronti a varare un nuovo piano di aiuti per l'inizio di luglio, pronti a fare tutto il necessario per salvaguardare la stabilita' della zona euro.
I leader europei sono anche chiamati a dare il via libera definitivo alla nomina di Draghi alla presidenza della Bce, dopo il parere favorevole arrivato dal Parlamento europeo. L'unica incognita resta la posizione della Francia che – chiedendo il posto di Lorenzo Bini Smaghi nel board della banca centrale – potrebbe decidere di fare slittare la decisione. Ma – ha spiegato Parigi – la scelta di Draghi non e' assolutamente in discussione. Il suo insediamento sulla poltrona negli ultimi otto anni occupata da Trichet avverra' il prossimo primo novembre. Il tempo per risolvere il 'caso Bini Smaghi' ed evitare attriti tra Roma e Parigi, oltre che con la stessa Bce, c'e'.

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