Crisi, il Fondo monetario chiede ai Paesi di ridurre il debito

Pubblicato il 23 Febbraio 2010 - 17:13 OLTRE 6 MESI FA

La crisi si è tradotta in aumento del deficit in molti Paesi: «È necessario ridurre il debito» anche attraverso l’attuazione di riforme strutturali, fra le quali quella della pensioni. Lo afferma il Fondo monetario internazionale (Fmi) invitando a un ritorno alla responsabilità nei conti pubblici. Fra le altre riforme da attuare figurano anche il contenimento delle spese e l’aumento delle entrate attraverso la lotta all’evasione.

«Una crescita maggiore attraverso riforme strutturali, inclusa una maggiore concorrenza sul mercato di beni e servizi e la rimozione di distorsioni sul mercato del lavoro, può contribuire in modo significativo a ridurre il debito aumentando le entrate fiscali e bilanciando gli effetti non desiderabili derivanti dall’invecchiamento della popolazione». In molti Paesi avanzati è necessario mantenere gli stimoli all’economia per tutto il 2010 e avviare il processo di ritiro nel 2011 se l’economia si evolverà come previsto.

La giusta tempistica e le corrette modalità del ritiro delle misure di stimolo messe in campo per affrontare la crisi «dipendono dallo stato di salute dell’economia e del mercato finanziario. Una sincronizzazione delle exit strategy tra i Paesi avanzati e quelli emergenti non è – precisa il Fondo – né possibile né auspicabile». Le misure straordinarie messe in atto «hanno aiutato a ridurre la severità della recessione e a stabilizzare i mercati».