Crisi in Grecia, pensione a rischio: fuga dal lavoro statale

Pubblicato il 16 Settembre 2011 - 17:01 OLTRE 6 MESI FA

ATENE, 16 SET – E' fuga in Grecia dal lavoro statale. La paura di perdere buona parte della pensione o di vedersi ancor più ridotto lo stipendio, il taglio della liquidazione (già ridotta del 10%) e infine lo spauracchio della ''temporanea sospensione'' dal lavoro del personale in eccesso nelle imprese a partecipazione statale già avviata dal governo: questi i motivi alla base del vero e proprio esodo di massa, senza precedenti nel Paese, degli impiegati statali che si sta registrando negli ultimi giorni.

In soli due giorni (giovedì e venerdì scorsi), riferisce il quotidiano Elefterotipia, più di 10.000 dipendenti dei comuni, degli Uffici delle Imposte, degli ospedali e di altri uffici statali hanno presentato domanda di dimissioni.

Si tratta per lo più di persone che hanno maturato il diritto alla pensione e di dirigenti che, restando al lavoro, subirebbero perdite maggiori.

Si calcola che nel corso di quest'anno andranno in pensione più della metà dei 150.000 dipententi statali che si sarebbero regolarmente ritirati sino alla fine del 2013. Si tratta di impiegati di tutte le categorie che, avendo maturato il diritto alla pensione, si sono dimessi privando oltretutto il settore pubblico di personale esperto.