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Crisi: ora le famiglie italiane tagliano anche sul cibo. Vendite in calo a gennaio

di Alessandro Avico |25 Marzo 2011 13:15

ROMA – Una volta si cercava di spendere meno sugli extra, magari sul telefono o sugli elettrodomestici. Oggi però gli italiani sono arrivato allo stremo e quindi hanno cominciato a tagliare anche sull’acquisto di cibo.Le vendite al dettaglio a gennaio sono infatti calate complessivamente dell’1,2% (dato grezzo) rispetto allo stesso mese del 2010 e dello 0,3% rispetto a dicembre. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che su base mensile pesa sopratutto la performance del comparto alimentare (-0,5%).

Una riduzione tendenziale così forte non si registrava da maggio 2010. Sulla stessa linea il calo congiunturale: si tratta del più marcato da aprile 2010. La diminuzione delle vendite registrata nel confronto con il mese di gennaio 2010 deriva da variazioni negative dello 0,9% per le vendite della grande distribuzione e dell’1,4% per quelle delle imprese operanti su negozi di piccole superfici. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari scendono dell’1,2%.

Le vendite di tutti i gruppi di prodotti non alimentari subiscono in termini tendenziali una flessione, con l’eccezione del gruppo calzature, articoli in cuoio e da viaggio, che segna una variazione nulla. Nella grande distribuzione le vendite registrano variazioni negative sia per i prodotti alimentari (-0,9%), sia per quelli non alimentari (-0,8%). Nei negozi, -1,5% per le vendite di alimentari e a -1,4% per quelle di non alimentari.

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