Crisi: oro a livelli record, sfonda barriera 1460 dollari l’oncia. Corre l’euro

ROMA – Continua a macinare record su record l’oro, mentre corrono euro ed Euribor in un mercato che scommette sul rialzo dei tassi in Eurolandia da parte della Banca Centrale europea domani a Francoforte.

L’oro sfonda la barriera dei 1.460 dollari l’oncia sui mercati internazionali. A New York il contratto con consegna a giugno tocca il nuovo record a 1.463,70 dollari, mentre a Londra quello con consegna immediata vola a 1.462,30 dollari.

”La crisi in Libia, il disastro nucleare in Giappone, le preoccupazioni sul riaccendersi dell’inflazione a livello globale e i timori di un default in Eurolandia spingono gli investitori a cercare riparo in un bene rifugio come l’oro”, spiegano gli analisti. Con il metallo giallo, schizza ad un nuovo massimo da trentuno anni a questa parte anche l’argento, facendo segnare una quotazione di 39,71 dollari l’oncia.

Si tratta del prezzo più forte da gennaio 1980. In corsa la moneta unica che ha scalato la vetta di 1,43 dollari, toccando quota 1,4349, la più alta da gennaio 2010. Domani l’Eurotower, secondo le previsioni, dovrebbe aumentare il tasso di riferimento in Eurolandia di 25 punti base all’1,25% per contrastare l’inflazione. E nell’attesa l’Euribor a tre mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e che viene preso come riferimento per indicizzare i mutui, balza ai massimi da quasi due anni a questa parte, salendo all’1,269%.

E’ il livello più alto dall’11 giugno 2009. L’euro ha così oggi ignorato l’acuirsi della crisi del debito portoghese: Moody’s ha tagliato il rating a sette banche portoghesi a causa della loro debolezza finanziaria. Tra le banche colpite dalla scure dell’agenzia di rating, figurano Banco Espirito Santo, la principale banca portoghese per capitalizzazione di mercato, e Banco Bp, il terzo istituto di credito del Paese iberico

. Decisione, questa, che ha indotto le banche lusitane a sollecitare il governo a chiedere un aiuto alla comunità internazionale per fronteggiare la crisi. E’ un passo ”da fare urgentemente” prima delle elezioni di giugno, ha detto l’amministratore delegato di Bes, Ricardo Salgado. ”E’ necessario neutralizzare il rapido incremento dei tassi d’interesse e calmare i mercati”, ha aggiunto.

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