Crisi: parte la Cassa depositi e prestiti per aiutare le imprese

ROMA, 27 LUG – Parte la societa' della Cassa Depositi e Prestiti per 'difendere' i 'gioielli di famiglia', le imprese medio grandi-italiane considerate 'strategiche'.

La nuova 'creatura' del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sara' presentata domani dallo stesso ministro ed era nata poco tempo fa come possibile risposta alla scalata francese lanciata su Parmalat. Ma non e' detto che il nuovo fondo (sara' una Spa con capitale iniziale di 1 miliardo) non possa intervenire anche in Edison, come del resto gia' auspicato da rappresentanti di Governo.

Il Cda di Cdp ha infatti dato il via libera allo statuto della nuova societa', che sara' una Spa con un capitale sociale iniziale di 1 miliardo di euro, sottoscritto da Cdp. Il capitale pero' sara' aperto ad altri soci qualificati: Cassa manterra' in ogni caso oltre il 51%.

L'intervento della societa', che investira' di norma in quote di minoranza delle imprese, avra' come obiettivo la creazione di valore attraverso la crescita, il miglioramento di efficienza e l'aumento di competitivita' delle imprese partecipate, anche grazie a un coinvolgimento attivo nella loro governance.

Requisiti fondamentali delle imprese target sono una situazione di equilibrio economico-finanziario, adeguate prospettive di redditivita' e significative prospettive di sviluppo. Le imprese dovranno essere di 'rilevante interesse nazionale' ossia operare nei settori della difesa, sicurezza, infrastrutture e pubblici servizi, trasporti, comunicazione, energia, assicurazioni e intermediazione finanziaria, ricerca e alta tecnologia; oppure presentare particolari parametri dimensionali (fatturato annuo netto non inferiore a 300 milioni e numero medio di dipendenti non inferiore a 250 unita'; la dimensione scende fino a 240 milioni di fatturato e 200 dipendenti nel caso di societa' la cui attivita' sia rilevante in termini di indotto e benefici per il sistema economico-produttivo).

E Cassa soldi da investire ne ha: ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 715 milioni di euro, (in calo rispetto ai 991 milioni dello stesso periodo del 2010) ma nel primo semestre 2011 ha mobilitato a sostegno dell'economia nuove risorse per quasi 7 miliardi, in crescita di oltre il 50% rispetto al medesimo periodo del 2010.

Quindi ora Cassa Depositi potra' intervenire per rafforzare 'i gioielli' di casa: la Lega poco tempo fa chiedeva per esempio un intervento di Tremonti affinche' Edison, al centro delle trattative tra Edf e A2A, non diventasse ''un secondo caso Parmalat''. E anche la Camera si e' espressa approvando una risoluzione bipatisan in commissione Bilancio affinche' il fondo Cdp fosse attivato al piu' presto.

Solo qualche giorno fa, poi, il sottosegretario all'Energia, Stefano Saglia, spiegava: ''se la Cassa Depositi e Prestiti avesse interesse a entrare nel capitale'' di Edison, ''non lo vedrei negativamente''.

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