Crisi, pressing di trichet per un ministro delle finanze Ue

ROMA, 2 GIU – La crisi dei debiti sovrani ha portato alla luce tutte le discrepanze di una unione monetaria incompleta in seno alla Ue. Il presidente della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet, che a novembre lascera' la guida dell'Istituto a Mario Draghi, lancia quindi un appello ai Paesi membri affinche' venga creato un Ministero delle Finanze Europeo per rafforzare il progetto della moneta unica e meglio coordinare le politiche di bilancio. ''Sarebbe una mossa troppo audace istituire nell'unione un Ministero delle Finanze, visto che gia' esiste un mercato unico, una moneta unica e una banca centrale?'' chiede il numero uno dell'Eurotower da Aquisgrana, dove ha ricevuto il premio Carlo Magno, una onorificenza annuale conferita dalla citta' tedesca a personalita' con meriti particolari in favore dell'integrazione europea. In concomitanza dal Festival dell'Economia di Trento, il direttore generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, dice che l'Unione Europea ''si sta ora faticosamente incamminando, tra slanci e i ripensamenti che massimizzano le incertezze degli operatori e la volatilita' dei mercati finanziari'' sulla strada di un vero governo economico europeo. E ricorda la figura di Tommaso Padoa-Schioppa la cui ''guida esperta'', ''ci sarebbe stata assai utile'' in questo percorso difficile. L'eventuale Ministero delle Finanze europeo, secondo Trichet, ''non dovrebbe necessariamente gestire un budget federale'' ma sarebbe responsabile per ''la vigilanza sulle politiche di bilancio e di competitivita''' dei Paesi membri, per ''l'assistenza fiscale'' degli Stati che sforano i parametri comunitari. Inoltre, avrebbe il compito ''di svolgere tutte le funzioni esecutive in una ottica di integrazione del settore finanziario dell'unione'' e ''rappresentare l'Eurozona nelle istituzioni finanziarie internazionali''. Questa riforma della governance della Ue, sottolinea Trichet, dovra' comunque essere ''decisa dal popolo europeo''. Non e' la prima volta che il presidente della Bce manifesta il proprio malumore davanti al modo con cui i ministri delle finanze di Eurolandia stanno affrontando il nodo dei debiti sovrani. L'Eurotower, in effetti, si e' dovuto accollare tutto il peso della crisi, spiegano gli analisti, varando misure di stimolo, come quella di ridurre i tassi al minimo storico, ed intervenendo sul mercato per acquistare i titoli di Stato dei Paesi sull'orlo della bancarotta. La Bce al momento e' uno dei principali detentori del debito ellenico. E' tuttavia improbabile, sottolineano gli economisti, che la proposta di Trichet venga raccolta dalla Germania e dalla Francia, i principali contribuenti al bilancio comunitario, perche' vorrebbe dire cedere ad una istituzione sovranazionale un'altra ''bella fetta'' di sovranita' nazionale.

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