Crisi, produzione in ripresa: +5,5 per cento nel 2010

Paolo Romani

ROMA – Dopo due anni in rosso l’industria italiana torna a crescere: a dicembre, scrive oggi Repubblica, l’indice grezzo rilevato dll’Istat ha registrato un aumento dell’8,7 per cento, portando così la media annua ad una crescita del 5,5, per cento rispetto al 2009.

Per il ministro dello sviluppo Paolo Romani i dati confermano il “trend positivo del made in Italy dopo la grave crisi del 2009”, ma Confindustria mette in guardia da eccessivi ottimismi, ricordando che “rimane ancora ampio il gap dal picco di attività pre-crisi (aprile 2008): -17,1%”. Cauti anche i sindacati: la Cisl  sottolinea che l’aumento di produzione non si è tradotto in un’aumento dell’occupazione, mentre per i precari il collegato lavoro che aveva fissato al 23 gennaio il termine per l’impugnazione dei contratti a tempo determinato rischia di rivoltarsi contro gli stessi precari.

Due importanti modifiche al milleproroghe approvate dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio in Senato starebbero per ‘svanire’: l’emendamento del Pd che rinvia l’entrata in vigore della ‘tagliola’ per i ricordi dei precari in caso di licenziamento e lo slittamento dell’entrata in vigore della media conciliazione.

Per quanto riguarda i precari, dopo le dichiarazioni di uomini vicini al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, arriva anche la conferma da fonti parlamentari: la norma potrebbe essere ‘cassata’ nel maxiemendamento che il Governo presenterebbe direttamente martedì in aula al senato. L’accordo sarebbe comunque che la fiducia sarebbe posta su un testo non dissimile a quello uscito dalla Commissione. Al netto, chiaramente, delle due correzioni.

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