Crisi in Spagna: dalla fusione di sette casse di risparmio nasce la nuova banca numero uno

La sede della Caja Madrid

I consigli di amministrazione di Caja Madrid, Bancaja, Caja Insular de Canarias, Caixa Laietana, Caja Avila, Caja Segovia e Caja Rioja hanno approvato oggi nelle rispettive sedi le loro fusioni tramite il Sistema istituzionale di protezione (Sip) che darà vita alla prima cassa di risparmio di Spagna, con asset per 340 miliardi di euro: lo riferisce Caja Madrid in una nota.

Alla fusione, che all’inizio doveva interessare solo Caja Madrid e le cinque ‘piccole’, si è aggiunta anche la valenziana Bancaja sulla quale la Banca di Spagna aveva più volte fatto pressioni perché sistemasse i suoi conti.

La fusione attraverso il Sip consente alle 7 di mantenere i loro marchi commerciali, mentre si creerà a Madrid una banca nella quale dovranno confluire almeno il 40 per cento del volume di affari delle 7 entità, che non si potranno separare per i prossimi 10 anni. Caja Madrid avrà un peso del 52 per cento, seguita da Bancaja con il 37,7 per cento e dalle altre 5, con pesi tra il 2,4 e l’1,34 per cento.

Caja Madrid rende anche noto che il gruppo richiederà 4,4 miliardi di aiuti al Fondo statale per la ristrutturazione ordinata della banca (Frob).

Dopo la fusione, la catalana La Caixa, passerà così in seconda posizione perché, anche dopo aver assorbito la cassa di Girona, il suo valore ammonta a 279 miliardi di euro, il che fa pensare a nuove mosse dell’istituto di Barcellona.

Gestione cookie