Nel quadro del piano di risanamento delle finanze pubbliche il governo spagnolo ha deciso venerdì 30 aprile il taglio di 32 alte cariche dell’amministrazione centrale e la riduzione del 27,6 per cento del numero delle imprese pubbliche, ha annunciato la vicepremier Maria Teresa de la Vega.
Fra gli alti incarichi su cui si è abbattuta la scure del governo del premier José Luis Zapatero, ha precisato, otto direttori generali di ministeri e un segretario generale. La ristrutturazione del settore delle imprese pubbliche, finora 106, prevede inoltre che vengano ridotte a 77,14 saranno chiuse e ci saranno fusioni fra altre 24.
Nelle aziende in cui lo Stato ha più del 50 per cento, ha indicato il ministro dell’economia Elena Salgado, ci sarà anche la soppressione degli incarichi di 150 consiglieri. Negli enti pubblici ci sarà un ulteriore taglio del 15 per cento del numero dei consiglieri, che equivale a circa 300 persone.