Crisi, spread pazzo per i Btp italiani: schizza fino a 353, poi cala a 289 punti

(Foto Ap/LaPresse)

ROMA – Giornata difficile per le borse europee, migliore per quella di Milano, unica a chiudere positiva insieme a quella di Lisbona. Ma la giornata è stata caratterizzata soprattutto dai picchi dello spread, cioè il differenziale tra i Buoni del tesoro poliennali italiani e i Bund tedeschi di riferimento.

In mattinata lo spread ha toccato il livello record di 353 punti base, per poi riprendersi sopra quota 300 chiudendo con 289 punti.

A far migliorare il mercato rispetto alle tensioni di prima mattina è stato un buon esito dell’asta Bot a cui si sono accompagnate voci, non confermate, di interventi in acquisto da parte delle banche centrali e comunque ricoperture da parte di investitori esteri ed italiani. L’asta Bot ha visto un bid-to-cover (1,55) soddisfacente, mentre le tensioni in atto si sono ripercosse su un rendimento del 3,67%, in rialzo dal 2,147% di un mese fa e al massimo da settembre 2008. I dealer segnalano che all’asta i rendimenti sono risultati anche appena più bassi rispetto a quanto esprimeva il mercato e che si è vista una buona partecipazione della clientela retail. Il prossimo appuntamento è ora per giovedì 14 quando il Tesoro metterà in asta Btp per un totale tra i 3 e i 5 miliardi.

Gli spread di Spagna, Portogallo e Irlanda contro Germania si attestano rispettivamente sui 361 punti base (rendimento 10 anni al 6,22%), 1127 pb (rendimento al 13,89%) e 1050 pb (rendimento al 13,12%).

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