Crisi, Tosi: "Bisogna prendere da chi ha di più"

ROMA – ''Ovviamente bisogna colpire gli sprechi, andare avanti con il federalismo fiscale. Ma in una situazione drammatica come questa, dove rischiamo tutti di morire di debito pubblico, e' impensabile procedere solo con i tagli e la lotta agli sprechi. I soldi da qualche parte bisogna pure prenderli, salvaguardando il principio di equita'''. Per il sindaco di Verona Flavio Tosi, intervistato da Repubblica, ''bisogna chiedere un sacrificio straordinario, aggiuntivo e una tantum ai titolari di grandi patrimoni e di rendite, anche quelle finanziarie''.

''La manovra ora anticipata di un anno prevede tagli per 15 miliardi agli enti locali. Uno dice: quei tagli garantiscono che non ci saranno nuove tasse. Niente di piu' falso: sono soldi che mancheranno ai cittadini e alle famiglie'', afferma l'esponente della Lega. ''Questa e' una forma di tassazione, sia pure indiretta. E per di piu' ai danni dei piu' deboli, che devono sopportare il drastico ridimensionamento dei servizi''.

''Solo se non si tartassano ulteriormente i piu' deboli si puo' pensare a qualcosa che assomigli a una ripresa, se non altro in termini di consumi'', osserva Tosi. ''E come fai a non tartassarli se le risorse non sono sufficienti? Ci vuole un combinato disposto: tagliare gli sprechi, non strozzare i Comuni, prendere da chi ha di piu'''.

Quest'ultimo ingrediente vale anche per le pensioni. ''Puo' anche darsi che un intervento sulla previdenza alla fine si renda necessario, ma anche qui bisogna stabilire delle priorita', fare delle scelte'', dice Tosi. ''Bisogna fare molta attenzione a mettere le mani sulle pensioni piccole e medie. Cominciamo da quelle d'oro''.

L'aspetto positivo della crisi, aggiunge il sindaco leghista, e' che ''per la prima volta siamo costretti davvero a rimettere in sesto i conti pubblici. E' una battaglia che dobbiamo fare tutti in modo trasversale – sottolinea – al di la' degli schieramenti politici''.

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