I principali consiglieri economici del presidente Barack Obama sono giunti alla conclusione che potrebbero rafforzare il sistema bancario nazionale senza dover chiedere al Congresso l’approvazione di nuovi stanziamenti, a quanto riferice il New York Times.
Invece di proporre al Congresso l’erogazione di altri soldi, la Casa Bianca vorrebbe prolungare l’effetto di quel che resta del salvataggio bancario da 700 miliardi di dollari semplicemente convertendo in azioni ordinarie i prestiti concessi alle principali 19 banche del Paese.
Così facendo gli aiuti federali si trasformerebbero in capitali disponibili per le banche e in cambio darebbero al governo una rilevante comproprietà in esse.
Ma secondo il New York Times, se da un lato una simile manovra eviterebbe alla Casa Bianca di dover scontrarsi col Congresso per l’approvazione di altri stanziamenti, dall’altro potrebbero insorgere critiche secondo cui la manovra sarebbe una forma di nazionalizzazione giacchè il governo diventerebbe il maggior azionista in numerose banche.