Crisi Usa: la Camera boccia aumento del tetto del debito

NEW YORK, 1 GIU – La Camera boccia un aumento del debito americano di 2.400 miliardi di dollari. Con un voto simbolico, il cui esito era ampiamente atteso, i repubblicani inviano al presidente Barack Obama un messaggio chiaro: senza un piano di riduzione del deficit non ci sara' alcun aumento del tetto del debito, ora pari a 14.290 miliardi di dollari. Un limite gia' toccato ma con le misure d'emergenza messe in campo dal Dipartimento del Tesoro il governo potra' far fronte ai propri impegni fino al 2 agosto prossimo: se entro quella data il Congresso non avra' approvato l'aumento ci sara' il default con – secondo il dipartimento guidato da Timothy Geithner – ''conseguenze catastrofiche''.

La proposta e' stata bocciata con 318 voti contrari e 97 favorevoli, distante dalla maggioranza di due terzi necessaria per il passaggio. I democratici definiscono rischioso il ''teatrino politico'' dei repubblicani, che scommettono che la bocciatura non avra' effetti sui mercati finanziari perche' attesa. ''Il voto – mette in evidenza il repubblicano Dave Camp – chiarisce che senza un piano di riduzione del deficit non ci sara' alcun aumento del debito''.

Il voto rappresenta una manovra politica fra i due partiti del tetto del debito, oggetto di negoziazioni di un gruppo bipartisan di leader del Congresso e la Casa Bianca, impegnati a delineare un piano di riduzione del deficit e del debito. ''I mercati sono sofisticati e – afferma Laena Fallon, portavoce del leader della maggioranza alla camera, Eric Cantor – non c'e' alcuna indicazione che il voto possa avere alcun impatto''.

Obama incontrera' nelle prossime ore i repubblicani alla camera sul bilancio e sul piano di riduzione del deficit e del debito. A condurre le trattative per l'amministrazione e' il vice presidente Joe Biden: le parti sembrano accordo distanti su un accordo per la riduzione del disavanzo americano con i repubblicani che spingono per tagli molto piu' forti rispetto a quelli proposti dai democratici.

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