Crisi: Usa poco “affidabili” S&P taglia rating

Pubblicato il 6 Agosto 2011 - 08:37 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ una crisi mondiale: per la prima volta il rating degli Stati Uniti è stato tagliato. Standard & Poor’s taglia il rating agli Usa: la prima economia al mondo perde la ‘Tripla A’, il massimo livello di affidabilità creditizia, che diventa ‘AA+’. Il Tesoro americano accusa l’agenzia internazionale di rating di aver commesso un errore da 2.000 miliardi di dollari nell’analisi che si e’ tradotta nel downgrade degli Stati Uniti. Ma per S&P gli Usa avrebbero potuto evitare il downgrade se avessero aumentato prima il tetto del debito. Intanto la Cina alza la testa e subito reclama: dove sono i nostri soldi? Ora vogliamo garanzie.

In un comunicato, Standard & Poor’s ha motivato la decisione con ”rischi politici” che a suo avviso corrono gli Stati Uniti. L’outlook, spiega l’agenzia di rating, e’ negativo e, quindi, un altro taglio potrebbe maturare nell’arco dei prossimi 12 o 18 mesi in mancanza di ”correzioni solide”.

La decisione dell’agenzia di rating era nell’aria da tempo, nonostante l’accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti faticosamente raggiunto e divenuto legge martedì scorso.

E proprio il clima di confusione e tensione fra leader repubblicani e democratici al Congresso che ha preceduto l’accordo sul tetto del debito avrebbe indotto S&P al downgrade dalla AAA, il massimo, alla AA+. E’ la prima volta nella Storia che gli Usa si vedono ridurre il grado di affidabilità che ora e’ inferiore a quello della Germania, della Francia o del Canada.

S&P ha affermato che dopo le elezioni presidenziali del 2012 il peso del debito potrebbe essere ancora maggiore e quindi sono necessari maggiori aggiustamenti fiscali.

L’annuncio di Standard & Poor’s e’ arrivato al termine di un contenzioso con il Tesoro americano che, avendo esaminato la bozza della decisione, ha trovato errori per diverse migliaia di miliardi di dollari. Lo riporta la stampa americana.

L’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s ha inviato la bozza della decisione al Tesoro alle 13.30, ore 19.30 italiane. Gli economisti del Tesoro l’anno esaminata e trovato che c’erano degli errori per migliaia di miliardi di dollari in seguito a come S&P teneva conto dei dati delle spese discrezionali del Congressional Budget Office, l’organismo indipendente incaricato di fornire analisi agli eletti. Il Tesoro ha replicato alle 16.00, ore 22.00 italiane. S&P ha comunicato il downgrade alle 20.20, ore 2.20 italiane.

Ecco di seguito i giudizi delle agenzie emessi dopo l’accordo sull’aumento del tetto del debito.

– STANDARD & POOR’S: Il downgrade e’ stato deciso in seguito ai rischi politici negli Stati Uniti e riflette ”la nostra opinione che il piano di risanamento non sia adeguato a quello che sarebbe necessario per stabilizzare il debito. Il downgrade riflette come l’efficacia, la stabilita’ e la prevedibilita’ della politica americana si sia indebolita in momento in cui e’ necessario affrontare sfide fiscali ed economiche. Il rating potrebbe essere tagliato ad AA nei prossimi due anni se i tagli alle spese saranno inferiori a quello che ci si e’ accordato o emergano nuove pressioni di bilancio che possano far salire il debito”.

– MOODY’S: Il 3 agosto l’agenzia ha abbassato le prospettive americane da ‘stabili’ a ‘negative’. L’accordo sull’aumento del tetto del debito ”elimina i rischi di un default”ha detto Moodys’ confermando il rating AAA. Gli Stati Uniti rischiano un taglio ”se le prospettive deterioreranno significativamente” e ”se i costi di finanziamento saliranno apprezzabilmente”.

– FITCH: Il 2 agosto l’agenzia ha detto che l’accordo sull’aumento del tetto del debito e’ ”commisurato a un rating” AAA ed ”e’ un primo passo importante ma non la fine di un processo per mettere in atto un piano credibile per ridurre il deficit a un livello che assicura il rating AAA per gli Stati Uniti nel medio termine”. ”Il debito americano raggiungera’ il 100% del pil nel 2012 e continuera’ a salire nel medio termine in modo non in linea con il mantenimento del AAA- dice Fitch – Gli Stati Uniti hanno ancora scelte difficili con cui confrontarsi”. Fitch chiudera’ la revisione del rating americano alla fine di agosto.

– DAGONG: Dagong, la sfida cinese alle agenzie di rating occidentali, ha abbassato il giudizio sugli Usa di un gradino, da A+ ad A, ai livelli di Russia, Polonia (e uno in piu’ dell’Italia), ma con l’aggravante dell’ outlook ‘negativo’, come la Spagna.