ROMA, 11 LUG – Di seguito un glossario dei termini piu' utilizzati per capire l'attacco della speculazione contro l'euro:
BTP-BUND – Sono titoli di Stato pluriennali italiani (Btp, buoni del tesoro poliennali) e tedeschi (Bund). Con le loro emissioni i due stati si finanziano sui mercati. Il loro rendimento, che viene fissato con un'asta, e' un indice della salute finanziaria e della credibilita' dei due paesi. Questa mattina sul mercato secondario il Btp decennale ha raggiunto il massimo spread (vedi voce) con i Bund tedeschi: questo significa non solo che per l'Italia diventa piu' caro ripagare il debito pubblico (vicino al 120% del Pil), ma anche che le previsioni dei mercati sulla salute finanziaria del paese sono negative.
SPREAD – E' una misura del rischio di insolvenza associato a un titolo di stato e, di conseguenza, della salute finanziaria di un Paese. Tecnicamente e' il differenziale, valutato dal mercato, tra il rendimento di quel titolo e il rendimento di un titolo corrispondente di uno Stato considerato privo di rischio, come la Germania. Questa mattina lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi a 10 anni ha superato i 260 punti. E' un record dall'introduzione dell'euro e indica un aumento del costo per l'Italia di finanziarsi sui mercati. Nuovi picchi hanno raggiunto anche gli spread di Portogallo (1.048 punti) e Irlanda (1.019 punti), ma anche la Francia (62,3 punti) e' al massimo livello da marzo 2009.
RATING – Le agenzie di rating sono societa' private indipendenti che valutano il rischio associato a un titolo o a chi lo emette, sia un ente privato o pubblico, come uno Stato. Il loro giudizio e' sintetizzato nel rating, un punteggio (espresso in lettere e cifre) che rappresenta la capacita' dell'emittente di far fronte ai propri impegni e ha un enorme impatto sulle decisioni degli investitori. Le principali agenzie di rating – Standard & Poor's, Moody's e Fitch – sono oggetto di forti critiche per il loro ruolo nella crisi. L'Unione europea e l'Fsb sono al lavoro a una riforma per limitare la loro influenza sui mercati.
SOSPENSIONE TITOLI – Per evitare turbolenze eccessive sui mercati, al variare dei prezzi di un titolo oltre una certa soglia (che per le azioni e' del 10%) le negoziazioni su quel titolo vengono automaticamente sospese. La sospensione puo' avvenire anche su decisione discrezionale della Consob. Alla sospensione segue un'asta di volatilita' per fissare un nuovo prezzo. Per esempio, questa mattina le azioni della Cir sono state sospese per eccesso di ribasso. In seguito all'asta di volatilita' sono state riammesse agli scambi.
VENDITE ALLO SCOPERTO – Le vendite allo scoperto (o 'short selling') sono operazioni che sfruttano la possibilita', prevista sui mercati finanziari, di vendere titoli senza averne l'effettivo possesso e di acquistarli solo in seguito per consegnarli alla controparte. Di solito sono legate ad attese – o a speculazioni – su un prezzo in calo e possono rappresentare un 'pericolo' e una fonte di ulteriore instabilita' dei mercati, se effettuate da grandi investitori come gli hedge fund. Per questo ieri la Consob ha imposto un obbligo di comunicazione per le vendite allo scoperto di dimensioni importanti. L'obbligo scatta per le operazioni che raggiungono lo 0,2% del capitale della societa' e, successivamente, a ogni variazione pari o superiore allo 0,1% del capitale.