Dal 1 gennaio 2025 cambia tutto nel mondo dei contratti di fornitura di luce e gas. La vecchia abitudine di stipulare contratti tramite telefonate truffaldine o porta a porta, sta per essere sostituita da nuove norme che garantiranno maggiore trasparenza e protezione per i consumatori. L’Autorità Arera ha approvato una delibera che prevede importanti modifiche per il settore, con l’obiettivo di evitare raggiri e favorire la chiarezza nei contratti energetici.
La prima grande novità riguarda i contratti conclusi telefonicamente. A partire dal 2025, il consenso per la stipula di un contratto via telefono dovrà essere convalidato dal cliente, che dovrà confermare di aver ricevuto il documento scritto con tutte le condizioni contrattuali. Il documento dovrà essere inviato su supporto cartaceo o su un altro supporto durevole, accessibile e conservabile dal consumatore. Insomma, non basterà più una semplice telefonata per far partire un contratto: la trasparenza dovrà essere totale.
Anche nel caso del “porta a porta” – quando un venditore si presenta senza preavviso a casa del cliente – il diritto di ripensamento verrà esteso da 14 a 30 giorni. Questo significa che i consumatori avranno un periodo di tempo più lungo per cambiare idea senza dover subire penalità o complicazioni.
Se si verifica una controversia riguardante l’efficacia di un contratto o una variazione unilaterale delle condizioni economiche, il venditore avrà l’onere di provare che la comunicazione è stata inviata correttamente al cliente. In altre parole, sarà il venditore a dover dimostrare di aver rispettato tutte le condizioni e di aver informato adeguatamente il consumatore, non il contrario. Questo è un grande passo avanti per tutelare i clienti, che in passato si trovavano spesso in difficoltà nell’affrontare pratiche poco chiare.
Un’altra importante novità riguarda il concetto di “supporto durevole“, che è il mezzo attraverso il quale le informazioni relative al contratto devono essere trasmesse al cliente. Questo supporto permette al consumatore di conservare le informazioni ricevute e di poterle riprodurre facilmente in futuro. Esempi di supporto durevole sono la comunicazione cartacea (ad esempio, tramite posta) o la comunicazione elettronica (come una email o un file inviato tramite l’app del venditore). Per i contratti conclusi a distanza, come quelli telefonici, la necessità di un supporto durevole rappresenta una garanzia di chiarezza e trasparenza.
Anche le modifiche contrattuali saranno soggette a nuove regole. Le variazioni unilaterali, i rinnovi o le modifiche dei prezzi dovranno essere comunicate con un preavviso di almeno tre mesi. Se la modifica comporta una riduzione dei costi per il consumatore, il preavviso può essere ridotto a un mese. Inoltre, il venditore dovrà separare chiaramente le comunicazioni legate alle modifiche contrattuali da quelle di natura commerciale, per evitare confusione. In caso di mancato rispetto dei tempi di preavviso, il cliente avrà diritto a un indennizzo automatico.
Stefano Besseghini, presidente di Arera, ha commentato le nuove regole sottolineando come queste rispondano alle problematiche emerse negli ultimi anni, soprattutto dopo le turbolenze economiche legate alla fine della pandemia e al conflitto in Ucraina. “Molti contratti di energia e gas sono stati modificati a causa degli aumenti dei prezzi”, ha affermato Besseghini, “e le nuove regole mirano a riequilibrare il rapporto tra operatori e consumatori”. La delibera è un segnale chiaro di come l’Autorità stia cercando di rafforzare la tutela dei clienti, con l’introduzione di strumenti di protezione che rispondono alle problematiche concrete e attuali del mercato.
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