Il passaggio alla pensione è una fase intensa che i lavoratori vedono come una frontiera che si raggiunge con fatica. Con la disoccupazione?
Il raggiungimento della pensione, che dovrebbe essere un diritto, sembra più un’ ambizione a cui tutti i lavoratori mirano, perchè vogliono ad un certo punto della loro vita, liberarsi dalle catene del lavoro. Eppure, di questi tempi, già solo avere il lavoro è diventato un traguardo, tant’è vero che nell’arco della propria vita professionale ci si può trovare in fasi alterne anche con la Naspi, quindi in stato di disoccupazione.
E qui si pone il quesito a cui molti non sanno rispondere. Si può andare in pensione mentre ci si trova in disoccupazione? La risposta è ni, perché come in tutte le cose, dipende da alcuni fattori che andremo ad analizzare nel paragrafo successivo.
La bella notizia è che non è impossibile, grazie a delle novità che sicuramente cambieranno la prospettiva di chi in questo momento si trova a cavallo di questo importante passaggio.
Come “scivolare “nella pensione dalla Naspi
Tanto per cominciare, andiamo ad analizzare i requisiti per la pensione anticipata ordinaria. per gli uomini i numeri vincenti sono 42 anni e 10 mesi di contributi totali. Per le donne cambia di poco: 41 anni e 10 mesi di contributi totali.
Di questi, almeno 35 anni devono essere costituiti da contributi effettivi, cioè derivanti da attività lavorativa, escludendo i contributi figurativi. Durante il periodo in cui si percepisce la NASPI, l’INPS accredita automaticamente contributi figurativi. Questi contributi, pur non derivando da un’attività lavorativa effettiva, sono validi per il calcolo dell’anzianità contributiva complessiva. Tuttavia, non possono essere utilizzati per raggiungere i 35 anni di contributi effettivi richiesti per la pensione anticipata.
Per comprendere meglio le dinamiche facciamo un esempio pratico:
Immaginiamo un lavoratore di 62 anni con 41 anni di contributi effettivi. Dopo aver percepito 24 mesi di NASPI, accumulerebbe ulteriori 2 anni di contributi figurativi, raggiungendo un totale di 43 anni di contributi (41 effettivi + 2 figurativi). Avendo già superato i 35 anni di contributi effettivi richiesti, questo lavoratore soddisferebbe i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, che prevede 42 anni e 10 mesi di contributi totali per gli uomini.
Quindi possiamo dire che si, è possibile andare in pensione dopo aver terminato la NASPI, a condizione di aver maturato i requisiti contributivi richiesti. I contributi figurativi derivanti dall’assegno di disoccupazione contribuiscono al totale dei contributi necessari, ma come già detto non possono sostituire i 35 anni di contributi effettivi richiesti per la pensione anticipata ordinaria.
Per una valutazione precisa della propria situazione, è consigliabile consultare un esperto in materia previdenziale o un patronato.