Daniele Franco, il ministro dell’Economia: “A fine anno stop graduale alle misure di sostegno”

Le misure di sostegno all’economia verranno ridotte gradualmente sul finale dell’anno. Lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco in un evento Bloomberg. “La scorsa settimana abbiamo varato misure per 1,5 punti percentuali di pil e nelle prossime settimane procederemo” in questa direzione, “mi aspetto di terminare con le misure di sostegno all’economia verso la fine dell’anno”, ha detto sottolineando che si tratterà di una “uscita graduale”.

Daniele Franco, il ministro dell’Economia: “Dopo Pasqua la situazione andrà gradualmente migliorando e si andrà verso la normalità”

“Crediamo che dopo Pasqua la situazione andrà gradualmente migliorando e si andrà verso la normalità a maggio e giugno, grazie anche alle condizioni climatiche”, ha detto. Dopo il calo del Pil nel primo trimestre – ha spiegato Franco -, ci aspettiamo una ripresa nel secondo trimestre e un’accelerazione nel terzo e nel quarto. Dopo il Dl Sostegni – ha aggiunto – “saranno introdotte ulteriori misure nelle prossime settimane” in vista di un graduale riassorbimento degli aiuti nella seconda parte dell’anno e di un “ritorno alla normalità”.

Daniele Franco, il ministro dell’Economia: “Next Generation Eu per affrontare le nostre debolezze”

Il ministro ha parlato anche delle risorse del Next Generation Eu. Il Governo – ha detto – è al lavoro per consegnare alla Commissione il Piano nazionale di ripresa e resilienza “entro fine aprile. Il piano prevede per noi prestiti e trasferimenti per complessivi 190 miliardi di euro in sei anni, circa il 10% del nostro Pil, e programmiamo di utilizzarli per spingere gli investimenti in numerose aree”. “L’Italia ha un problema di vecchia data di crescita e dinamica della produttività”, ha aggiunto. “Useremo questi fondi europei, congiuntamente alle risorse nazionali, per affrontare queste debolezze, naturalmente per combattere la pandemia e riportare la crescita ai livelli pre-crisi ma anche per spingere la crescita potenziale, gli investimenti, i tassi di occupazione giovanile e femminile”.

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