De Agostini: dopo fusione Gtech-Igt parte riassetto societario Borolli-Drago

ROMA – De Agostini: dopo fusione Gtech-Igt parte riassetto societario Borolli-Drago. La cassaforte B&D Holding (delle famiglie Borolli e Drago) del gruppo De Agostini si prepara al riassetto societario all’alba dell’acquisizione miliardaria (6,4 mld di dollari) da parte di Gtech (ex Lottomatica) del colosso Usa dei giochi e delle slot machine Igt. Il nuovo polo mondiale con Igt (con la quotazione a breve a Wall Street) consentirà un recupero di flessibilità di portafoglio in vista del passaggio generazionale (decine di esponenti tra i 10 e i 50 anni nel passaggio tra la terza e quarta generazione): le famiglie Borolli-Drago, sotto la guida di Marco Drago e dell’amministratore delegato Lorenzo Pelliccioli preparano cioè la liquidazione dei rami familiari in uscita. L’obiettivo è riequilibrare il peso tra giochi, finanza e media&communication con il potenziamento di quest’ultima attività.

Due i passaggi decisivi negli ultimi anni. Prima l’acquisto e la successiva vendita con ricca plusvalenza di Seat Pagine Gialle che ha finanziato la diversificazione azionaria con l’ingresso in Lottomatica e Toro assicurazioni. Quindi la vendita di Toro e il processo di internazionalizzazione con la partecipazione in Generali e l’acquisto di Gtech cui l’ulteriore sbocco in Igt garantisce l’apertura di nuovi mercati. Soprattutto, l’ultima operazione permettere lo sblocco di Gtech che finora quotata solo in Italia restava “immobilizzato” (Sole 24 Ore) dato che la Borsa di Milano è storicamente poco liquida.

L’ultima fotografia della B&D vede i discendenti di Giuliana Boroli Drago al 34,6% con la famiglia di Marco Drago al 10,51%. Gli altri tre rami (Anna Boroli Drago, Adolfo Boroli e Achille Boroli) hanno quote comprese tra il 20% e il 22,7%. Nello stesso frangente sono cambiati anche gli assetti della De Agostini: il ramo di Achille Boroli ha un pacchetto dell’10,43%, i discendenti di Adolfo l’8,59%, quelli di Anna Boroli Drago sono al 7,03%, mentre la famiglia di Marco Drago possiede solo lo 0,42%. Mentre il 68,23 % è detenuto da B&D. In altri termini c’è chi, all’interno della famiglia, ha deciso di posizionarsi nella controllata, in vista di un parziale disimpegno che potrebbe realizzarsi a partire dal 2015. In questo modo, dunque, alla fine di questo percorso si capirà chi, tra i vari rami famigliari, sarà interessato ad accompagnare il gruppo in questa delicata partita della globalizzazione. (Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore)

De Agostini: dopo fusione Gtech-Igt parte riassetto societario Borolli-Drago
De Agostini: dopo fusione Gtech-Igt parte riassetto societario Borolli-Drago (foto ed elaborazione Sole 24 Ore)
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