Decreto legge anti-crisi/ Via libera del Consiglio dei ministri alla “manovrina”: utili detassati del 50% e gas meno caro

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge anti-crisi: la cosiddetta “manovrina” che prevede misure per circa 2 miliardi di euro tra tagli e nuovi prelievi.

La bozza di decreto fiscale all’esame del Governo prevede la detassazione al 50% degli utili reinvestiti dalle aziende in macchinari e apparecchiature fino al 30 giugno 2010. L’incentivo, si legge nell’articolo 5 della bozza, «è revocato se l’imprenditore cede a terzi i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all’esercizio di impresa prima del secondo periodo di imposta successivo all’acquisto».

Inoltre, stando all’articolo 2 della bozza «sono nulle tutte le clausole contrattuali aventi ad oggetto la commissione di massimo scoperto ed ogni altra clausola avente il medesimo scopo o finalità». Compare anche una norma dedicata alla valuta su assegni e bonifici: «Per tutti gli assegni bancari versati in conto corrente la data di valuta e di disponibilità per il beneficiario non può superare i tre giorni lavorativi successivi alla data di versamento. Per tutti gli assegni circolari e i bonifici la data di valuta e di disponibilità non può superare un giorno. È nulla ogni pattuizione contraria».

Per quanto riguarda i mutui la misura prevede che «nel caso in cui la surrogazione del mutuo non si perfezioni entro il termine di 30 giorni dalla data della richiesta del debitore la banca cedente è comunque tenuta a risarcire il cliente in misura pari all’1% del valore del mutuo per ciascun mese o frazione di mese di ritardo».

Prevista anche nuove norme per dare attuazione alle direttive Ocse sul contrasto ai paradisi fiscali. Lo scopo è quello di migliorare l’attuale insoddisfacente livello di trasparenza fiscale e di scambio di informazioni, incrementando la cooperazione amministrativa tra gli Stati. L’Agenzia delle Entrate istituirà, in coordinamento con la Guardia di Finanza, un’unità speciale, dotata di articolazioni anche all’estero, «per il contrasto dell’evasione ed elusione internazionale, per l’acquisizione di informazioni utili all’individuazione dei fenomeni illeciti e il rafforzamento della cooperazione internazionale».

Inoltre i terremotati dell’Abruzzo riprenderanno a pagare le tasse ma a rate e da gennaio 2010. La ripresa della riscossione, sospesa con un’ordinanza dello scorso 6 giugno, avverrà «senza sanzioni e interessi» e attraverso 24 rate mensili. Gli adempimenti diversi dai versamenti dovranno essere effettuati entro marzo 2010.

Previsti inoltre progetti di formazione per i lavoratori in cassa integrazione che altrimenti sarebbero costretti a casa, una «riduzione del costo dell’energia (gas) per imprese e famiglie» e l’arrivo di 1.250 militari in più a pattugliare le strade delle città.

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