Germania, Francia, Gb: i sussidi pubblici diventano redditi famiglie. Da noi no. Che mistero c'é? Germania, Francia, Gb: i sussidi pubblici diventano redditi famiglie. Da noi no. Che mistero c'é?

Decreto Rilancio, Reddito di emergenza da 400 a 800 euro: ecco a chi spetterà

ROMA – Il decreto Rilancio approvato la sera di oggi, mercoledì 13 maggio, prevede l’introduzione del Reddito di emergenza per aiutare quelle famiglie che, a causa del coronavirus, non riescono più a far fronte alle spese.

La misura è rivolta “ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica” a causa dell’emergenza sanitaria e consiste in un “sostegno al reddito straordinario denominato Reddito di emergenza (Rem)”, spiega il decreto.

Famiglie che devono avere un Isee fino a 15mila euro.

Le domande dovranno essere presentate entro il termine del mese di giugno_ il beneficio verrà erogato in due quote, ognuna che può andare da 400 a 800 euro sulla base delle caratteristiche del nucleo familiare.

Per accedere al Rem i nuclei familiari dovranno essere residenti in Italia. Poi devono avere un valore del reddito familiare, nel mese di aprile 2020, inferiore alla soglia del Rem che gli spetterebbe, quindi dai 400 euro in su.

Ancora, il patrimonio mobiliare del 2019 deve essere inferiore a 10mila euro, ma può essere incrementato di 5mila euro per ogni componente oltre al primo e fino a un massimo di 20mila euro con altri 5mila euro in caso di componente disabile.

 Il reddito di emergenza è incompatibile con il bonus da 600 euro introdotto con il decreto Cura Italia di marzo, così come è incompatibile nel caso in cui nel nucleo sia presente un titolare di pensione ad eccezione dell’assegno di invalidità.

Non si potrà ricevere il Rem neanche per chi è titolare di un rapporto di lavoro dipendente con retribuzione superiore alle soglie previste dal sussidio ed è incompatibile anche con chi riceve il reddito di cittadinanza.

Ogni quota del Rem è pari a 400 euro e può raddoppiare fino a 800 euro in base alla composizione del nucleo familiare.

Per la presentazione delle domande bisognerà aspettare le indicazioni dell’Inps. Il sussidio, infatti, verrà erogato dall’istituto di previdenza.

La richiesta dovrà essere inoltrata attraverso il modello che verrà predisposto dall’Inps. Le domande si potranno presentare anche attraverso i Caf o gli istituti di patronato (fonte: FanPage, Agi). 

Gestione cookie