Deep Seek, start up cinese a basso costo di intelligenza artificiale, ha provocato il crollo dei titoli tecnologici americani nelle borse di tutto il mondo, da Wall Street a Singapore.
DeepSeek ha rilasciato lunedì scorso R1, il suo ultimo modello di intelligenza artificiale. Lo sviluppo del software è costato una frazione di quanto spendono i colossi americani per dare vita a prodotti simili. La notizia, esplosa nel weekend a livello globale, ha provocato il caos nella grande finanza mondiale, sintetizzano Ankur Banerjee e Rae Wee di Reuters.
Il modello cinese di intelligenza artificiale a basso costo, scrivono Ankur Banerjee e Rae Wee è entrato nel vivo del secondo giorno, con gli investitori che hanno messo in dubbio la valutazione alle stelle e il predominio dei leader dell’intelligenza artificiale.
Deep Seek mette in crisi i titoli di Nvidia
Le azioni di Nvidia, l’emblema del boom dell’intelligenza artificiale degli ultimi anni, hanno trascinato gli Stati Uniti. Le azioni sono crollate del 17% lunedì, cancellando 593 miliardi di dollari dal valore di mercato del produttore di chip, una perdita giornaliera record per qualsiasi azienda.
Tutto nasce da un assistente AI gratuito lanciato la scorsa settimana dalla startup cinese DeepSeek, che secondo l’azienda utilizza meno dati a una frazione del costo dei servizi attualmente disponibili.
Il CEO di OpenAI, Sam Altman, lo ha definito un “modello impressionante”.
“Ovviamente forniremo modelli molto migliori ed è davvero stimolante avere un nuovo concorrente!”, ha affermato Altman, a capo dell’azienda di intelligenza artificiale dietro ChatGPT, in un post sui social media.
Un crollo da Wall Street a Singapore
Negli Stati Uniti, Broadcom ha chiuso in calo del 17,4%, mentre il sostenitore di ChatGPT Microsoft è sceso del 2,1% e la società madre di Google Alphabet (
è chiusa in calo del 4,2%. L’indice dei semiconduttori di Philadelphia ha aperto una nuova era: è crollato del 9,2%, registrando il calo percentuale più profondo da marzo 2020.
Antonio Troise ha intervistato per il Quotidiano Nazionale Nello Cristianini, professore diIntelligenza artificiale all’università di Bath (Gran Bretagna), uno dei massimi esperti del settore, autore di due volumi, “La scorciatoia” e “Machina Sapiens”.
DeepSeek, spiega Cristianini, “ha sviluppato dei modelli di Intelligenza artificiale con prestazioni equivalenti a quelle dei migliori modelli di OpenAI e Google, con costi di addestramento (ovvero tempi di calcolo) molto inferiori. Si tratta di DeepSeek V3 e DeepSeek R1”.
Aggiunge Cristianini: “La prima parte della notizia, vale a dire lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale, non è sorprendente: in Cina ci sono ovviamente le stesse competenze e risorse tecnologiche che esistono nelle altre parti del mondo, e i ricercatori cinesi sono di ottimo livello e partecipano e contribuiscono alle stesse conferenze scientifiche”.
“La seconda parte della notizia, vale a dire quella per cui DeepSeek ha sviluppato modelli di intelligenza artificiale con prestazioni equivalenti a quelli dei migliori esempi americani ma con costi di addestramento inferiori, ha stupito alcuni investitori, perché si chiedono se questo renda meno importanti gli investimenti fatti nel campo dell’hardware e, in particolare, per la creazione di enormi centri di calcolo che contengono centinaia di migliaia di GPUs (i microprocessori utilizzati per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale)”.
“In realtà, questo obiettivo della riduzione di risorse, è perseguito da tempo da quasi ogni azienda, ed è probabile che ci saranno ulteriori risparmi in futuro. Questo non vuole dire che non avremo bisogno dei centri di calcolo: nelle ultime generazioni di modelli, le GPU non si usano solo per il ‘pre-addestramento’ iniziale, ma servono risorse significative anche al momento di rispondere a ciascuna domanda”.
Ma che cosa caratterizza, allora, la startup cinese? chiede Troisi.
“È interessante notare che i risultati dell’azienda DeepSeek siano stati rilasciati in open-source, permettendo ai ricercatori di tutto il mondo di studiarli e anche usarli, o modificarli se necessario. La stessa scelta è stata fatta da Meta”.
Quali sono i vantaggi per gli utenti?
“Dal punto di vista scientifico, la notizia più importante, per me, è che gli stessi metodi, seguiti indipendentemente da gruppi diversi, stanno dando risultati equivalenti. Questo ci dovrebbe confortare nell’idea che la nuova classe di metodi per l’intelligenza artificiale funziona in modo ripetibile e replicabile. Sono procedure affidabili e risultati riproducibili”.
“Il modello DeepSeek R1 ottiene prestazioni uguali al modello o3 di OpenAI, ovvero è capace di ragionamento esplicito, un’abilità che mancava fino allo scorso settembre, e che permette di risolvere problemi complessi nelle scienze esatte, come la fisica e la matematica. È anche importante per la programmazione dei computer, un settore molto promettente per questi modelli di AI”.