ROMA – “Dopo una crisi grave e prolungata nell’ultimo trimestre del 2014 – ha detto il premier Matteo Renzi presentando il Def, il documento di economia e finanza del 2015 – l’economia italiana è uscita dalla recessione. Abbiamo a disposizione una speciale finestra di opportunità per riprendere a crescere a ritmo sostenuto e porre il rapporto fra debito e prodotto su un terreno discendente. Non possiamo assolutamente permetterci di sprecarla”. Questo il testo integrale del Def 2015 pubblicato dalla Stampa.
Per il 2015 il documento ipotizza un aumento del prodotto interno dello 0,7 per cento, che salirebbe all’1,4 e all’1,5 per cento nel 2016 e 2017. “Rispetto al dato tendenziale – scrivono al Tesoro – la crescita risulta lievemente più elevata grazie agli effetti della politica di bilancio orientata alla crescita, unitamente a quelli delle riforme”. Gli obiettivi di deficit sono quelli dell’ultima nota di aggiornamento, ovvero 2,6 del prodotto quest’anno, 1,8 e 0,8 per cento nei due successivi. Il debito nel 2015 crescerà ancora (da 132,1 a 132,5 per cento) per poi scendere nel biennio successivo (a 130,9 e 127,4), anche grazie al contributo delle privatizzazioni; ciò consentirà di rispettare la regola del debito.