Ancora pochi giorni e sarà impossibile sfruttare le detrazioni al 50% per spese fino a 5.000 euro: niente rinnovo del bonus per il 2025.
Le detrazioni fiscali che coprono il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di determinati beni fino a un tetto massimo pari a 5.000 euro, per quest’anno, andranno avanti fino al 31 dicembre. Dopodiché sembra che non ci sarà conferma dell’agevolazione. La detrazione IRPEF, da riportare nella dichiarazione dei redditi suddividendo la cifra in dieci quote annuali di pari importo, potrebbe infatti non essere rinnovata nel 2025.
Al momento, lo scenario più probabile è che non saranno più previste detrazioni per le spese sostenute a partire dal primo gennaio 2025: lo ha confermato anche l’Agenzia delle Entrate. Svanirà dunque l’incentivo che ha subito nel corso degli anni un costante ridimensionamento. In pratica, si è passati dal tetto di spesa pari a 16.000 euro nel 2021 a un massimo di 10.000 euro per il 2022. Nel 2023 il tetto è sceso a 8.000 euro, per poi dimezzarsi ancora nel 2024.
L’agevolazione potrebbe essere recuperata, rimodulata, sostituita o del tutto cassata. In quest’ultimo caso, l’Italia potrebbe dunque dire addio il bonus mobili, l’aiuto che ha permesso in questi ultimi mesi di ottenere detrazioni al 50% fino a 5.000 euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in interventi di ristrutturazione.
Bonus mobili: ultimi mesi per sfruttare le detrazioni del 50% per una spesa massima di 5.000 euro
Va ricordato che non è possibile usufruire del bonus mobili 2024 senza ristrutturazione. L’agevolazione è in pratica subordinata a lavori di ristrutturazione edilizia iniziati a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Dunque, per portare in detrazione la metà della spesa fatta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici bisogna per forza aver svolto lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. In tal senso, lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti, come per esempio opere di tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni e rifacimento di intonaci interni, non danno diritto al bonus.
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica certificata non inferiore alla classe A (per i forni). O alla E (per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie). La classe F è ammessa come limite per frigoriferi e congelatori. I mobili che danno diritto all’agevolazione fiscale sono armadi, letti, divani, poltrone, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Bisogna tuttavia che tali beni costituiscano un “necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.
Non sono acquisti agevolabili le porte, le pavimentazioni come per il parquet, le tende e i tendaggi. Quanto alle spese di trasporto e di montaggio, è previsto che possano rientrare nell’importo del costo generale sostenuto. C’è dunque ancora possibilità di richiedere l’agevolazione. Come anticipato, possono però muoversi solamente coloro che hanno realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Cosa ne sarà del bonus? Pare che il Governo stia pensando a un nuovo bonus per l’acquisto degli elettrodomestici green, utile anche a favorire la riduzione del costo delle bollette e la sostituzione degli elettrodomestici obsoleti e inutilizzati in un’ottica di efficientamento e maggiore sostenibilità.