La Sicilia sta affrontando un periodo prolungato di siccità che sta mettendo a dura prova i territori, con immagini drammatiche che mostrano un confronto tra lo scorso anno e l’estate del 2024. L’assenza di precipitazioni e le temperature elevate stanno portando a una crisi idrica senza precedenti. La situazione è così critica che una nave cisterna della marina militare, la “Ticino”, è stata inviata nell’agrigentino per portare sostegno ai territori colpiti dalla crisi idrica. Secondo alcune stime, la disponibilità di acqua potrebbe arrivare a livelli critici entro poche settimane.
Crisi idrica nel Centro e Sud Italia
Il centro e il sud Italia non sono esenti da questa crisi. Laghi, dighe e fiumi stanno svuotandosi, mentre le temperature elevate aggravano la situazione. L’invaso di Occhito, tra Molise e Puglia, ha visto ridursi i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi in soli 8 giorni. Nella pianura foggiana, l’acqua per irrigare i campi potrebbe esaurirsi entro metà agosto. In Abruzzo, l’invaso di Chiauci si esaurirà entro metà agosto, e la distribuzione dell’acqua nella valle Peligna è già a singhiozzo. In Sardegna, gli invasi dell’Alto Cixerri sono al 13,59% dei volumi e in stato d’emergenza, con altre aree come Ogliastra, Nuorese e Sulcis che soffrono gravemente. La Calabria vede la diga del Menta al 40% di riempimento, mentre in Basilicata le dighe hanno rilasciato 12,5 milioni di metri cubi d’acqua in una settimana. In Campania, l’acqua disponibile è la metà rispetto all’anno scorso, e il Lazio sta vedendo una decrescita inarrestabile dei livelli dei suoi laghi e del Tevere.
La situazione nei bacini siciliani
Nei bacini siciliani, l’acqua disponibile è la metà rispetto all’anno scorso. Sei bacini su 29 non hanno più acqua utilizzabile, mentre altri sei hanno meno di un milione di metri cubi disponibili. La mancanza di piogge e le temperature elevate hanno portato la Sicilia a uno stato di severità “alto” secondo l’Ispra. A Caltanissetta, l’erogazione dell’acqua è ridotta, mentre a Enna l’acqua potabile è erogata a giorni alterni. Nell’agrigentino, si stanno cercando di salvare gli agrumeti, e nel ragusano le sorgenti sono quasi prosciugate con turnazioni per l’erogazione idrica. A Palermo, l’acqua è razionata e l’Amap ha annunciato nuovi cali di pressione. La nave cisterna “Ticino” è arrivata al porto di Licata, trasportando 1.200 metri cubi di acqua per rifornire l’area di Gela e Agrigento. Questa operazione permetterà di liberare risorse per altri centri della zona.
Prospettive future
Le previsioni meteo a lungo termine non sono ottimistiche. Secondo l’Aeronautica militare, dalla settimana del 5-11 agosto 2024, le precipitazioni potrebbero rientrare in linea con la media del periodo anche per il sud Italia, con un possibile miglioramento fino a fine agosto. Tuttavia, le temperature potrebbero rimanere costantemente sopra la media. Secondo l’Osservatorio siccità del Cnr, le temperature dell’aria per il trimestre agosto-ottobre 2024 si manterranno sopra la media su tutta Europa, in particolare sul centro-sud Italia. Uscire da questa situazione richiederà tempo e la siccità rimarrà una delle manifestazioni più dirompenti dei cambiamenti climatici a cui saremo sempre più esposti.