Dirigenti illegittimi, costituzionalista Chieli: Cartelle Fisco restano valide

Dirigenti illegittimi, costituzionalista Chieli: Cartelle Fisco restano valide
Foto Lapresse

ROMA – Una sentenza della Corte Costituzionale dichiara illegittime le nomine di circa 900 dirigenti, molti dei quali responsabili di accertamenti fiscali emanati dall’Agenzia delle Entrate. Ma le cartelle fiscali, secondo il costituzionalista Ezio Chieli restano valide e vanno pagate lo stesso. Spiega il costituzionalista:

“Gli effetti della pronuncia della Consulta valgono per il futuro e non per il passato, e questo coincide con il principio della conservazione degli atti della pubblica amministrazione e della certezza del diritto: i contribuenti non si illudano, le cartelle fiscali vanno pagate”.

Un parere opposto, su BlitzQuotidiano lo ha espresso Pierluigi Franz che in un suo articolato commento ha parlato di potenziale “bomba atomica” per Equitalia e Ministero dell’Economia: leggi qua.

Ad avviso di Cheli, la sentenza della Corte Costituzionale “ha determinato l’annullamento del decreto che ha consentito le nomine extra concorso, ma non ha come conseguenza la nullità degli atti compiuti da questi funzionari”.    

Per quanto riguarda gli avvisi di accertamento, Cheli spiega che le cartelle

“si possono impugnare solo se ci sono vizi specifici, e non perché sono firmate da funzionari nominati in base a una procedura ora dichiarata incostituzionale ma che non impedisce di considerare quegli atti come atti compiuti in base al principio del ‘funzionario di fatto’ che non consente il travolgimento delle loro azioni”.    

In sostanza, il ‘verdetto della Corte Costituzionale,  reso su una parte del decreto 16/2012,

“impedisce di usare certe norme per il futuro, ma non mette in discussione le azioni passate prodotte in forza di quelle norme”. Inoltre, “il governo può sempre valutare di mettere in cantiere misure per sanare le nomine ora ‘decadute’ se dovessero sorgere controversie particolari”

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