ROMA – Dirigenti, quanto vale l’onore in caso di demansionamento? Un dodicesimo della retribuzione di risultato annuale. Quanto vale, come si fa a calcolare il danno all’onore e alla reputazione di un dirigente pubblico demansionato? Una risposta viene dal Tar della Liguria che ha ingiunto a un ente pubblico, nello specifico la Provincia di Imperia, a pagare in solido i danni di una dirigente cui, con atti illegittimi, aveva tolto un incarico.
La dirigente in questione si era opposta al conferimento della gestione del patrimonio immobiliare dell’ente a un dirigente di un altro settore. Il Tar ha risposto così: “Dal provvedimento è derivata una situazione assimilabile a quella di un demansionamento – sottolinea il Tar nella sentenza – La ricorrente, pur conservando la propria posizione e la propria retribuzione, è stata privata di una serie di competenze proprie dell’ufficio che ricopriva. Il danno all’onore e alla reputazione subito dalla ricorrente può essere liquidato nella misura di un dodicesimo della retribuzione di risultato annuale”.