ROMA, 15 GIU – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto sulle dismissioni immobiliari. L’importo complessivo delle vendite immobiliari ”presumibilmente si aggirerà intorno ai 10 miliardi che sarà utilizzato a riduzione del debito ivi compreso quello derivante dal debito commerciale a favore delle imprese”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi dopo l’ok al decreto dismissioni.
Entro 4 mesi la Cassa depositi e prestiti potrà acquistare le quote dello Stato in Fintecna, Sace e Simest, per l’avvio del programma di dismissioni. La cessione di Fintecna, Sace e Simest a Cdp avrà ”un impatto importante sulle entrate. Stimiamo da questa vendita circa 10 miliardi. E verra’ conclusa la parte iniziale entro un mese. Avremo una pari riduzione del debito o interverremo sui ritardi nei pagamenti”.
”Ai fini della razionalizzazione e del riassetto delle partecipazioni detenute dallo Stato – recita il testo della nota di Palazzo Chigi – è attribuito a Cassa depositi e prestiti il diritto di opzione per l’acquisto delle partecipazioni azionarie detenute dallo Stato in Fintecna, Sace e Simest. I diritti possono essere esercitati, anche disgiuntamente, entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto”.
Arriva il fondo immobiliare al quale andranno tutti gli immobili pubblici sia dello Stato (caserme incluse) sia degli enti territoriali. Gli immobili anche con l’ausilio di Cdp saranno valorizzati e venduti. Gli enti proprietari avranno quote di partecipazione e risorse liquide per ridurre il proprio debito.
Per quanto riguarda le dismissioni del patrimonio pubblico, – spiega Palazzo Chigi – il decreto legge prevede il diritto di opzione per l’acquisto da parte di Cassa Depositi e Prestiti delle partecipazioni azionarie detenute dallo Stato in Fintecna, Sace e Simest.
Il corrispettivo della cessione, che sarà determinato sulla base dei valori di mercato, sara’ corrisposto con un primo acconto del 60%. L’importo complessivo della vendita che presumibilmente si aggirera’ intorno ai 10 miliardi, sara’ utilizzato a riduzione del debito, ivi compreso quello derivante dal debito commerciale a favore delle imprese.
Lo stesso provvedimento prevede altresì la costituzione di un fondo immobiliare al quale verranno conferiti tutti gli immobili pubblici, sia dello Stato (ivi comprese le caserme), sia degli enti territoriali (ivi compresi quelli dei Comuni). Detto immobili, anche con l’ausilio di Cassa Depositi e Prestiti, verranno valorizzati e venduti. Gli enti proprietari degli immobili avranno quote di partecipazione al fondo e risorse liquide da utilizzare a riduzione del proprio debito.
Monopoli e Agenzia del Territorio verranno soppressi, ha annunciato il viceministro Vittorio Grilli che spiega: “Le attività dell’agenzia del territorio verranno trasferite all’Agenzia delle entrate che si occuperà così delle entrate tributarie derivanti sia dal reddito che dal patrimonio”. Lo stesso sistema usato per le cessioni immobiliari sara’ utilizzato per le proprieta’ mobiliari. Lo Stato ha un piccolo patrimonio di societa’ e migliaia di altre societa’ fanno parte del patrimonio delle municipalizzate. Potranno essere cedute”.