ROMA – Disoccupazione al massimo storico, ovvero da quando l‘Istat ha iniziato a fare le rilevazioni trimestrali, parliamo dell’anno 1977. A novembre, dati Istat alla mano, la percentuale di chi non lavora pur avendo età e requisiti è al 13,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad ottobre. Si tratta appunto del massimo storico, il valore più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, ovvero dal 1977 (37 anni fa).
Non va meglio per i giovani, anzi. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a novembre balza al 43,9%, in rialzo di 0,6 punti percentuali su ottobre. Anche in questo caso si tratta del valore più alto mai registrato sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia di quelle trimestrali nel 1977. Risultano in cerca di un lavoro ben 729mila under25.
Il lavoro, quindi, resta il punto debole dell’economia italiana che non accenna a riprendersi. I dati Istat arrivano proprio mentre in Germania le notizie sono di segno opposto: qui la disoccupazione è al minimo storico. A dicembre il tasso è sceso al 6,5% e il numero dei senza lavoro è calato di 27.000 unità contro le 5.000 attese dagli economisti.
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