Disoccupazione a gennaio risale all'11,1% (+0,2%). +25mila occupati (record a termine) Disoccupazione a gennaio risale all'11,1% (+0,2%). +25mila occupati (record a termine)

Disoccupazione a gennaio risale all’11,1% (+0,2%). +25mila occupati (record a termine)

Disoccupazione a gennaio risale all'11,1% (+0,2%). +25mila occupati (record a termine)
Disoccupazione a gennaio risale all’11,1% (+0,2%). +25mila occupati (record a termine)

ROMA – La disoccupazione a gennaio risale all’11,1% (+0,2 punti percentuali rispetto a dicembre). Lo rileva l’Istat, spiegando che il tasso non aumentava da luglio scorso. La stima delle persone in cerca di occupazione torna a crescere (+2,3%, +64 mila) dopo cinque mesi consecutivi di calo. Tuttavia risultano in discesa su base annua (-147 mila). Si contano così 2 milioni e 882 mila disoccupati.

A gennaio +25mila occupati. Record lavoratori a termine. Sempre a gennaio il numero degli occupati torna a salire, in aumento di 25 mila unità (+0,1%) su dicembre. Così l’Istat che spiega che “crescono in misura consistente i dipendenti a tempo determinato, mentre calano i permanenti e gli indipendenti”.

Su base annua gli occupati sono cresciuti di 156.000 unità con una diminuzione di 147.000 disoccupati e di 75.000 inattivi. Rispetto a febbraio 2014 gli occupati sono 899.000 in più, i disoccupati 374.000 in meno, gli inattivi 870.000 in meno.

Bene occupazione donne e giovani. A gennaio l’occupazione femminile ha toccato un record storico, salendo al 49,3%. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che d’altro canto il tasso di inattività delle donne è sceso al 43,7%, anche in questo caso un minimo assoluto. Il tasso di occupazione delle donne resta comunque di quasi 20 punti percentuali inferiore a quello degli uomini (67%).

Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni a gennaio scende al 31,5% (-1,2 punti). Lo comunica l’Istat, spiegando che si tratta del minimo da dicembre 2011 quando era pari al 31,2%. Sul fronte dell’occupazione l’Istituto segnala “la forte crescita” per under25, che su base mensile salgono di 61 mila unità (+6%), attestandosi a 1 milione e 74 mila occupati. Tanto che il tasso di occupazione giovanile sale al livello più alto da ottobre 2012 (18,3%).

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commenta positivamente i dati diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro a gennaio 2018 sottolineando che rispetto a febbraio 2014 si registrano quasi 900.000 occupati in più. “I dati Istat di gennaio – sottolinea – confermano il consolidamento positivo del mercato del lavoro, che dalla metà dello scorso anno si attesta su un numero complessivo di occupati superiore ai 23 milioni, risultato che non si raggiungeva da ottobre 2008. All’aumento degli occupati si accompagna un incremento delle persone in cerca di occupazione con una più consistente diminuzione del numero degli inattivi. Su base annua gli occupati sono cresciuti di 156.000 unità con una diminuzione di 147.000 disoccupati e di 75.000 inattivi. Rispetto a febbraio 2014 gli occupati sono 899.000 in più, i disoccupati 374.000 in meno, gli inattivi 870.000 in meno”.

Gestione cookie