WASHINFTON, STATI UNITI – Le assunzioni sono leggermente aumentate negli Stati Uniti nel mese di luglio e il tasso di disoccupazione è sceso dal 9,2 al 9,1 per cento, un miglioramento modesto ma sufficiente secondo gli analisti a diminuire le paure di un’altra recessione. I datori di lavoro hanno assunto 117 mila persone, secondo i dati del ministero del Lavoro, che sono migliori di quelli degli scorsi due mesi.
Commercianti, fabbriche e aziende sanitarie sono stati tra le aziende che hanno assunto personale. Anche i tagli occupazionali effettuati dal governo non sono stati molti, considerato che gran parte di essi sono stati causati dalla temporanea sospensione dell’attività economica del Minnesota, nel frattempo ripresa, per via di difficoltà di bilancio.
I dati ministeriali sono stati migliori delle aspettative degli economisti, ma altri dati recenti indicano che l’economia americana resta debole e non riesce a generare un numero di nuovi posti di lavoro sufficiente a far scendere significativamente il tasso didisoccupazione.
Il tasso annuale di crescita nella prima metà dell’anno è stato inferiore all’1 per cento. E i consumatori hanno ridotto le loro spese a giugno per la prima volta da 20 mesi, causa l’alto prezzo della benzina e salari stagnanti, mentre l’industria manifatturiera cresce a malapena.
Secondo le proiezioni degli analisti economici, affinchè il tasso di disoccupazione possa scendere rapidamente sono necessarie 250 mila nuove assunzioni al mese. Questo tasso ha superato il 9 per cento in ciascun mese, eccetto due, da quando la recessione è ufficialmente finita a giugno del 2009.
”La modesta discesa della disoccupazione a luglio attenua le paure di una ”double dip recession”, ovvero di una recessione seguita da un’altra recessione, ma non vi pone certo fine”, ha dichiarato Tom Porcelli, chief economist per gli Stati Uniti alla RBC Capital Markets.