Donne d’impresa: Annamaria Polci quarant’anni di moda ad Arezzo con Prestige. Una ragioniera che ha preferito lo stile, l’eleganza e la moda, anziché lavorare con il “babbo”. Giovanissima ha preso in mano il grande showroom di famiglia e da allora Prestige Boutique nella strada principale di Arezzo – il famoso “Corso” – è punto di ritrovo per tante signore aretine e non, ma tutte appassionate di alta moda.
Lo stile, infatti, per Annamaria Polci, è sempre stato uno stimolo per far crescere – anche in vetrina – il senso del bello e dell’eleganza che caratterizza il nostro made in Italy con i suoi brand più famosi.
La sede storica del suo negozio – ci racconta Annamaria Polci – è stata ormai affittata alla APPLE, ma lei ha continuato l’attività trasferendosi in nuovo locale ubicato proprio di fronte, che ha spazi ancora più fruibili per i suoi numerosi clienti. È lei, in prima persona che si occupa della ricerca dei brand che avviene giornalmente.
Sua figlia Margherita, che frequenta la facoltà di Scienze Politiche e Comunicazione a Milano, l’accompagna spesso nei vari show room dove Annamaria Polci si approvvigiona dei capi più di tendenza.
Insieme a Margherita che ha ventun anni ci sono anche: Matteo l’avvocato che ne ha trenta e Valentina, ginecologa di trentasei anni. Annamaria da 4 mesi è anche la nonna di Giovannino figlio di Valentina.
Il suo impegno per la famiglia non è stato sempre facile perché il suo lavoro è continuato negli anni, naturalmente a tempo … pienissimo. Le sue vacanze – da sempre in agosto – sono in Versilia, ma anche con qualche bel viaggio in inverno. Una vita semplice la sua – come lei stessa sottolinea – ma con un sogno nel cassetto, visto che fin da bambina suona la chitarra in chiesa e le piace molto anche cantare.
Quando avrà tempo, infatti, – dice – si dedicherà di più anche alla musica oltre che al canto. Naturalmente, visto il suo fisico da eterna ragazza, è anche un’appassionata ginnasta e quando può scappa ad allenarsi in palestra per mantenersi così giovane e bella.
Per conoscerla meglio e di più, le abbiamo chiesto:
Da quarant’anni lei vive fra moda e modelle. Oggi però con l’Intelligenza Artificiale, anche le modelle saranno frutto di una realtà solo virtuale. Le vendite on line, infatti, potranno usufruire dei probabili vantaggi offerti dall’IA. Cosa ci può dire di questa rivoluzione che sta cambiando il modo di condurre molti settori produttivi, compreso quello della moda?
L’intelligenza artificiale si presenta come una grande opportunità. Nel mio settore, in particolare nelle vendite online, viene già applicata, soprattutto per risolvere alcune problematiche che altrimenti non avrebbero soluzione come nell’agevolare il cliente nell’acquisto dei prodotti, per esempio la possibilità di poter indossare un abito o un accessorio anche a distanza.
Certo è che l’empatia che si può creare con il rapporto umano viene meno.
Quarant’anni di importante e sempre crescente attività ad Arezzo, città molto esigente nel settore della moda. Quale il segreto del suo successo?
In questi anni mi hanno guidato la passione e la curiosità. Questo lavoro racchiude una parte ludica, mi diverto molto ancora ad andare alle sfilate, alle fiere e agli eventi.
L’aspetto commerciale è ugualmente interessante e quando un cliente entra nel tuo negozio sei già gratificato. In questi anni il commercio ha subito grandi trasformazioni.
Abbiamo fatto il nostro meglio per restare al passo coi tempi, integrando l’attività in boutique a nuovi canali (e-commerce, sito Internet, piattaforme di vendita online). È una soddisfazione, dopo tutti questi anni, essere ancora sul campo. L’impegno e la costanza mi hanno sempre premiata.
Tre figli, quindi una famiglia impegnativa e numerosa. Come ha potuto conciliare la sua vita privata, sempre e solo divisa fra famiglia e lavoro?
Nonostante il grande impegno richiesto da questa mia attività ho potuto creare una famiglia, ovviamente aiutata e supportata dai miei genitori e da qualche tata. I figli mi hanno dato tante soddisfazioni, nonostante fossi spesso impegnata in negozio.
Le piacerebbe che i suoi figli, magari Margherita, continuassero la sua attività nella moda? Quale il futuro di Prestige Boutique srl, di cui lei è anima e amministratore unico?
Margherita, anche se ancora studente, mi è di molto aiuto, soprattutto con i social e le vendite online. Andiamo insieme alle sfilate e ci divertiamo a scoprire nuovi brand. Certo preferirei che mia figlia avesse un lavoro meno impegnativo, avere un negozio infatti – significa non disporre mai del proprio tempo.
La musica è nel suo DNA, anche se lei non ha mai potuto uscire dal “coro della parrocchia”. Le sarebbe piaciuta una carriera di cantante o, come nel sogno di molte bambine di oggi, diventare una pop star?
Da bambini abbiamo tanti sogni, sì, tante volte ho pensato come sarebbe stato bello abbracciare una carriera da cantante, anche perché la musica, tra le varie forme di arte, è quella che più mi affascina e rilassa.
Poi la realtà ribalta i sogni ma la passione rimane intatta.
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