Economia

Donne d’Impresa: Carla Librera (Blueberry), come l’IA aiuta la cosmetita

Donne d’Impresa: Carla Librera (Blueberry srl). Per sostenere, promuovere e sviluppare l’imprenditoria femminile in Campania. Nel suo bagaglio di vita, ci sono stati ben 15 anni d’insegnamento scolastico.

Oggi è lei la Presidente di AIDDA Campania, diventata da insegnante l’imprenditrice fondatrice di BLUEBERRY, azienda di produzione cosmetica che formula e realizza prodotti di successo high tech, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale.

Laureata in Matematica, napoletana nel cuore e nel carattere, nella sua vita ci sono tre generazioni di donne che l’hanno forgiata e resa la persona  forte e determinata di oggi: la nonna, laureata in filosofia, la mamma preside e la sorella maggiore Wanda, una seconda mamma per lei.

La incontriamo a Cagliari durante un Convegno organizzato da AIDDA dal titolo: “Lavorare al futuro, lavorare nel futuro. Donne, giovani, fenomeni migratori: le sfide per generare un nuovo mondo del lavoro”.

Carla Librera ci ricorda che tra gli scopi dell’Aidda c’è quello di: “promuovere e sviluppare il ruolo economico, sociale e politico dell’imprenditoria femminile, incoraggiare e sostenere una significativa presenza della donna negli organi decisionali presso i poteri pubblici e privati e collaborare, come interlocutore propositivo, con tutte le Istituzioni in ambito provinciale, regionale, nazionale e internazionale, essendo l’Aidda affiliata all’Associazione mondiale FCEM, che riunisce donne imprenditrici di tutto il mondo”.

Ci racconta che non a caso è laureata in matematica, che considera una filosofia di vita. La matematica – dice – è dappertutto, amore puro. Scopriamo anche che in realtà più che i numeri, per lei, sono importanti i sentimenti. Da ragazza dipingeva e i suoi colori preferiti, guarda caso, erano proprio il giallo e il blu, da sempre i colori dell’Aidda, oltre che, nella filosofia del colore, quelli  della luce e dell’amore.

Ma, quello vero e non solo quello del rosso passionale. Se le chiediamo come è nata l’idea della sua azienda Blueberry, ci risponde che proprio grazie al suo hobby, quello dei viaggi, lei ha potuto capire i bisogni della gente. Ha sempre ammirato le donne che in altri Paesi si curavano con elementi naturali cioè il famoso “green” così di moda oggi. Così  dopo aver conosciuto suo marito, dottore in Chimica, grazie alle loro reciproche e complementari competenze, (matematica / chimica) ha fondato insieme a lui Blueberry. Proprio questa vincente sinergia  sta continuando ad essere la fortuna e il successo della loro azienda.

Non è “femminista” Carla, perché – ci dice con un sorriso –  che proprio anche grazie a suo marito, oltre ai tre figli maschi già in azienda, la loro vita si è riempita di nuove e sempre diverse soddisfazioni. Blueberry è cresciuta con loro e fornisce Italia e Paesi stranieri, anche su grandi numeri con una vera qualità artigianale, quasi tutta con formule di origine naturale. Nel 2018, Carla ha aperto anche una seconda sede operativa a Milano. Per conoscerla meglio e di più le abbiamo chiesto:

Lavorare oggi per il futuro: qual è la strategia della sua azienda?

Blueberry, in quanto azienda di produzione, deve avere una grande conoscenza del mercato, dei trend a livello globale, delle innovazioni e deve essere almeno due anni in anticipo rispetto al mercato. Per questo motivo siamo continuamente alla ricerca di nuovi principi attivi e nuove tecnologie formulative attraverso contatti frequenti con Istituti di Ricerca e aziende produttrici di materie prime a livello mondiale.

Sappiamo delle sue battaglie contro femminicidi e violenza sulle donne. Ci può raccontare a che punto siamo in Campania rispetto a questo importante problema? 

In Campania si sta facendo, come in tutta Italia, una forte campagna contro  femminicidi e  violenza sulle donne e gli effetti positivi si stanno già vedendo. Anche noi di AIDDA CAMPANIA l’anno scorso abbiamo tenuto un convegno su questo tema coinvolgendo le istituzioni. Comunque penso che i  modi più proficui per combattere la violenza sulle donne siano lottare per la loro indipendenza economica e far elevare il livello culturale medio della popolazione.

Lei così innovativa ed aperta a nuovi orizzonti di tecnologia: cosa ne pensa dell’Intelligenza Artificiale? Sarà utilizzata anche nella sua azienda? 

Ormai l’intelligenza artificiale è sempre più presente nella nostra vita.  In ambito cosmetico sempre più “attivi” vengono studiati dall’intelligenza artificiale. Inoltre la I.A. ci aiuta  nella scelta delle migliori sinergie funzionali.

Questo può consentirci, dal momento che uno dei settori di appartenenza a cui ci rivolgiamo maggiormente è quello dermatologico, di offrire ai nostri clienti prodotti sempre più efficaci e sicuri per la soluzione delle problematiche cutanee.  L’ I.A. non potrà però sostituire l’estro e la fantasia umana.

Una famiglia, la sua, quella d’origine,  vissuta all’insegna del femminile. Oggi però in Blueberry  ci sono ben tre figli maschi ed un marito. Come la mettiamo con la “parità di genere”? 

Beh, sicuramente io avrei voluto almeno una figlia femmina e in quel caso saremmo stati 3 a 2… e in parte avremmo ridotto lo squilibrio. Uguaglianza di genere però significa avere stessi diritti, stesse opportunità e responsabilità e sicuramente tutto questo viene ampiamente rispettato nella mia azienda. Anzi nel mio caso direi che questa disuguaglianza numerica non mi penalizza perché collaboriamo sempre nelle decisioni strategiche.

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Orietta Malvisi Moretti