Donne d’impresa,  Cinzia Masi, dall’argento  e le pellicce alla Casa Vacanze Villa Cinzia, a Firenze

Donne d’impresa –  Cinzia Masi, dall’argento  e le pellicce alla Casa Vacanze Villa Cinzia, a Firenze.

Suo padre aveva iniziato la produzione in argento sviluppando nel tempo moltissimi prodotti come cornici, zuccheriere, vassoi specchiere, bomboniere e servizi da tavola. Le tavole più famose e “à la page”, infatti, non potevano non avere almeno  un’apparecchiatura fatta dalle argenterie Masi Athos Srl.

Cinzia Masi ha frequentato il liceo scientifico, si è sposata prestissimo ed era riuscita ad organizzare come punto di ritrovo delle famose signore fiorentine, uno splendido atelier dove sfilavano pellicce pregiatissime.  “Erano i tempi in cui le pellicce rappresentavano un prezioso regalo per tutte le donne”, ricorda con una certa nostalgia.

Poi le cose sono cambiate e molti storici argentieri a Firenze, famosi in città hanno dovuto chiudere l’attività, così come anche le pelliccerie più importanti ormai messe all’indice da nuove regole green, etiche e culturali. 

Cinzia Masi ultimamente  si è inventata un’altra impresa e cioè quella di “Villa Cinzia”, una Casa Vacanze di  eccellenza che la impegna parecchio, ma con altrettante meritate soddisfazioni. Nella splendida cornice della campagna Toscana, occhieggia, nel verde dei mandorli e dei cipressi, fra mille fiori e una bellissima piscina e campo da tennis: Villa Cinzia. Con l’offerta strategica di case vacanza di cui dispone Firenze – racconta Cinzia Masi– da noi arrivano ospiti da tutto il mondo. Ho iniziato per scherzo e invece il lavoro va “alla grande”. Molti i turisti americani, che con il “passaparola” tornano ogni stagione, ma vengono anche tanti tedeschi, inglesi e qualche giapponese.

Instancabile con quel suo aspetto di eterna ragazzina bon ton Cinzia da poco  è finalmente diventata anche nonna di Samuele, nato il 28 febbraio 2024. Benvenuta, quindi, nel clan delle nonne! Ovviamente il primo e più illustre ospite fisso a Villa Cinzia, è Samuele insieme con la sua tata inglese, perché la nonna ha sempre un gran daffare, fra Rotary, cene, eventi e associazioni pro bono.

Per saperne di più della sua vita le chiediamo.

Qual è stata l’esperienza lavorativa che l’ha impegnata di più? 

Sicuramente lavorare con mio padre nell’azienda di famiglia  è stato molto più difficile. Sono una creativa  e non avevo nessuna pratica di gestione aziendale. Il lavoro nella fabbrica di argenteria, la produzione industriale con la gestione dei costi e di 60 dipendenti sono stati per me anni molto formativi. Ho fatto tanta gavetta e ho lavorato   con grande impegno, in tempi  non facili per il settore degli argentieri. Credo però che la scuola di mio padre mi abbia  insegnato molto e  prima di tutto … a non mollare mai.

Cosa ne pensa dell’Intelligenza Artificiale: sarà utile anche nell’organizzazione della sua casa vacanze? 

Al momento non credo, amo le relazioni e il contatto umano. Inoltre l’IA prevede servizi più adatti ad imprese con dimensioni più grandi. Io, nella mia casa vacanze cerco di creare un ambiente  familiare: per questo finché mi sarà possibile teneterò di valorizzare al massimo  i rapporti umani, che sono l’aspetto più entusiasmante del mio lavoro. 

Lei anche nei momenti di crisi di mercato è riuscita sempre a ricominciare con lo stesso entusiasmo e in diversi settori la sua attività: quale il segreto di questa sua “resilienza”? 

Come ho già detto, ho avuto una grande scuola: l’esempio di mio padre, che porto dentro al cuore.  Lui era sempre  vitale, pieno di energia, e la generosità e la passione con cui lavorava, insieme alla sua esplosiva  gioia di vivere, hanno sempre fatto la differenza, oltre ad essere per me, ancora oggi, una grande guida. 

Qualche rimpianto o sogno ancora nel cassetto? 

Non ho rimpianti, ho vissuto sempre con intensità e credendo in tutto quello che  ho potuto fare. Neppure oggi sono tempi facili, ma io ho avuto il privilegio  di avere una famiglia molto solida alle spalle, che mi ha insegnato che i valori veri della vita sono: onestà e lealtà. Inoltre, ho sempre cercato di lavorare divertendomi e il mio sogno  infatti è continuare a lavorare…  magari concedendomi anche più tempo per qualche viaggio in più. Ovviamente spero di viaggiare anche con il mio fantastico nipotino, il cui sorriso mi ricorda quello di mio padre. 

La sua è una clientela così diversa ed eterogenea: qual è il tipo di cliente che Villa Cinzia ospita più volentieri? Italiani o stranieri? 

Chi arriva a Villa Cinzia, di solito, torna sempre.  Il mio grande orgoglio è quello di avere una clientela  affezionata e meravigliosa. Ospitiamo soprattutto stranieri e adoriamo gli americani, persone aperte, molto amichevoli, entusiasti di tutto e generosi! Ormai Villa Cinzia  è la location di una famiglia che abbraccia tanti amici nel mondo. Vivere nella natura  è la vacanza più bella e più sana.  Ogni giorno cerco di valorizzare  sempre di più uno  stile di vita  che ci consenta di sentirci  liberi e felici di appartenere a questo territorio di Toscana che tanti ci invidiano. Dopo tanto stress da lavoro e dovuto agli affanni quotidiani  cosa c’è di più bello che una passeggiata fra i mandorli in un tramonto infuocato?

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Orietta Malvisi Moretti