Donne d’Impresa: Elena Pianigiani, Radio Siena TV dalla passione per lo sport al business.
Elena Pianigiani è un’imprenditrice di successo a Siena, famosa per aver tradotto la sua passione in una interessante e prestigiosa attività. Nata e cresciuta come sostiene da sempre anche lei a “pane e pallone” Elena ha ereditato dal papà e un po’ anche dallo zio Marco la sua grande passione per lo sport. Allo stadio è sempre presente, puntualissima, in curva o in prima fila per respirare l’aria frizzante e l’adrenalina di ogni prepartita.
La sua storia è sicuramente privilegiata perché lei ha una “famigliona” alle spalle che ha appoggiato la sua passione per lo sport permettendole di costruirsi una sua piccola ma interessante e prestigiosa azienda di comunicazione: in sintesi, questa è Radio Siena TV.
Fra le sue esperienze vissute in pima persona, anche quella di aver occupato il posto di vicepresidente del Poggibonsi Calcio, ruolo prestigioso ereditato dal padre Antonello che, quando Elena era bambina, fu anche uno dei soci del Siena calcio nell’anno in cui la compagine toscana venne promossa in serie B.
Uno dei suoi ricordi più belli – ci dice Elena – perché, coccolatissima da tutti, lei era proprio il portafortuna e la mascotte della squadra. Naturalmente, come ogni senese che si rispetti, è anche una contradaiola convinta, passione che divide con mamma Antonietta e con la famosa nonna Isabella,alla quale è sempre stata affezionatissima.
Per lei il calcio è una passione diventata business, perché in effetti è questo che ci conferma dicendo: “Il calcio è tutte e due le cose: senza passione non si fa business!”. Naturalmente anche suo fratello, classe ’94, è entrato a far parte del clan degli sportivi ed entrambi, inoltre, fanno parte dell’azienda di famiglia la “Pianigiani Rottami Srl” . Per conoscere meglio la sua storia, le abbiamo chiesto.
Lei, Vicepresidente di Confindustria Toscana Sud nel Gruppo Giovani Imprenditori: si considera più giornalista o imprenditrice ?
In ogni posto, sono quel che sono, ovvero quello che i 35 anni di vita e di esperienza mi hanno resa adesso: imprenditrice e giornalista allo stesso tempo: sono autentica, sono Elena. Ogni contesto lo guardo e lo vivo con una duplice visione: quella da imprenditrice che vede opportunità di creare valore, di risolvere problemi, di soddisfare bisogni, anticipare le tendenze includendo l’idea di crescita ispirando il proprio team verso obiettivi ambiziosi ma adattandosi ai cambiamenti del mercato, e allo stesso tempo con la visione da giornalista raccontando i fatti in modo accurato e verificabile dove la verità è al centro di tutto. Cosi è anche nel Gruppo Giovani Imprenditori.
Come è nata in lei l’idea di fare impresa scommettendo sulla propria passione?
Il mondo della comunicazione all’inizio è stato un hobby. Stare davanti ad una telecamera per co-condurre il programma sportivo “90° giallorosso” che parlava di calcio giocato in Valdelsa è stata la mia prima esperienza da ventenne. Lì ho imparato a creare una scaletta, ad adattare il tono del linguaggio con il pubblico di riferimento, a documentarmi sulle persone per fare le domande, e ho iniziato a capire come si costruiva un programma televisivo.
E’ stato come gettare involontariamente un semino di quello che sarebbe poi diventato il mio lavoro dopo 5 anni, ma a quei tempi l’idea di ricoprire il ruolo di vertice di un gruppo editoriale era ben lontano. Ho continuato a lavorare in amministrazione nella Pianigiani Rottami SRL, azienda di famiglia che si occupa di gestione integrata di rifiuti industriali dove sono entrata dopo gli studi e dove ho appreso i migliori insegnamenti nella governance aziendale e amministrativa.
Poi nel 2014 si è aperta la prospettiva di investire nell’editoria e nella comunicazione rilevando Radio Siena SRL, l’emittente radiofonica storica della città. Visto che avevo una propensione a ciò, ho preso le redini di questa società che, in quegli anni seppur piccola sia a livello di copertura che di personale, era una radio molto ascoltata nella nostra città offrendo un buon servizio agli utenti.
Nel corso degli anni siamo diventati un vero e proprio gruppo editoriale acquisendo un canale televisivo a copertura regionale (canale 91) , abbiamo ampliato la copertura radiofonica investendo nel DAB+ dandoci la possibilità di farci ascoltare anche nelle province di Firenze, Prato, Pistoia ed Arezzo.
Abbiamo anche fatto un restyling al sito web che fino ad allora era utilizzato solo come streaming alla radio registrandolo al Tribunale di Siena come testata giornalistica,. Infine, abbiamo potenziato i social network: nel 2020 poi sono diventata giornalista pubblicista acquisendo le conoscenze della deontologia dell’ordine. Unendo le due cose, il frutto è quello che vediamo oggi, di cui non sono mancati ovviamente gli impegni.
Quali programmi futuri per la sua azienda Radio Siena TV? Qualche progetto di espansione, nonostante i tempi non facili?
Confermo che il settore dell’editoria sta subendo una crisi molto preoccupante. Il Governo diminuisce i fondi a sostegno, gli introiti pubblicitari sono sempre più difficoltosi da reperire, sia da parte delle aziende private che delle PA. I costi di gestione come salari e stipendi, i costi dell’energia elettrica nei ponti radio oltre che negli studi radiotv, ed i costi per la trasmissione del segnale televisivo, sono quelli che incidono di più nella quotidianità.
Un progetto su cui quest’anno ho investito è stato quello nell’acquistare i diritti televisivi per la produzione e ripresa in esclusiva del campionato della Mens Sana, la squadra storica di basket della città di Siena. Un investimento che mi ha portato anche degli introiti pubblicitari. Un altro progetto che svilupperò con la nostra web agency sarà basato sulla IA.
Spesso lo sport è considerato maschilista. Come pure i giornalisti esperti del settore. Crede che ci sia una giusta meritocrazia in questo settore?
Negli ultimi anni le giornaliste sportive stanno crescendo di numero. Tv nazionali, in chiaro e a pagamento, affidano a volti femminili conduzioni in studio e conduzioni dai paddock o dai campi da calcio. Mi vengono in mente nomi come Federica Masolin, per anni volto di Sky Sport F1 come inviata e adesso conduttrice della Champions League; Paola Ferrari e Simona Rolandi in Rai; Vera Spadini volto della MotoGp per Sky insieme anche a Federica Buonamano; Barbara Pedrotti volto del Giro D’Italia, per non parlare di Ilaria D’amico, una delle prime giornaliste a condurre un programma sul calcio o Diletta Leotta che tutti noi conosciamo.
Quello che le sopra citate TV dovrebbero iniziare a fare, a mio avviso, è invitare le donne come opinioniste a commentare gli aspetti tecnici di singoli eventi sportivi. La giornalista sportiva, a meno che non abbia un passato da praticante di quella disciplina, non ha le conoscenze tecniche per addentrarsi su certe tematiche e discuterne. Ci sono però donne calciatrici, donne pilota che lo possono fare alternandosi al commento che viene rilasciato quasi esclusivamente dagli uomini.
Si dovrebbe prendere spunto dall’America’s Cup del 2024 trasmessa da Sky la cui telecronaca era affidata a Guido Meda e a Giovanni Bruno, ma a commentare tecnicamente era stata chiamata Flavia Tartaglini, ex velista. Anche per la Federazione Motociclistica Italiana con cui ho iniziato una collaborazione nel 2024 le giornaliste inviate dai circuiti e addette stampa sono donne: Chiara Magna per le gare del CIV ed io per le gare del CIV JUNIOR, come li definisco io, i miei bambini.
Così sportiva e piena di entusiasmo: come mai non ha fatto il pilota?
Vado già veloce in macchina, in oltre ai miei genitori basta e avanza avere mio fratello che corre in pista. Ma chi lo sa. in pista no, ma una “Monsterina” da utilizzare per le strade del Chianti o della Val d’Orcia…
Lei che è così giovane: ha un sogno nel cassetto da realizzare già in questo 2025 ormai in arrivo?
Svegliarsi sempre con il sorriso e avere sempre un obiettivo da raggiungere, qualunque esso sia.