Donne d’impresa, Emanuela Trigiani, la traduzione al servizio dei nuovi italiani

di Orietta Malvisi Moretti
Pubblicato il 30 Giugno 2024 - 19:48
Donne d’impresa, Donne d'impresa, Emanuela Trigiani sullo sfondo di uno scenario rinascimentale

Donne d’impresa, Emanuela Trigiani, la traduzione al servizio dei nuovi italiani – Blitzquotidiano,it

Donne d’impresa, Emanuela Trigiani (Byron Education & Translation). La sua storia è unica. Laureata in Economia e Commercio, con un Master in Marketing Management alla Trento School of Management, a 36 anni ha fondato la sua azienda, Byron Tree, oggi conosciuta come Byron Education & Translation.

“E’ stata una vera sfida con me stessa,” racconta, riflettendo sul suo percorso. Aggiunge anche che dopo un’intensa gavetta di attività e responsabilità di marketing manager nel mondo delle imprese è felicemente approdata ad una società di traduzioni e servizi linguistici.

Le lingue sono  – secondo Emanuela Trigiani – uno strumento potente per influenzare la coscienza collettiva e promuovere il cambiamento sociale. Crede fermamente che una comunicazione efficace richieda un linguaggio condiviso. “I due precedenti proprietari dell’azienda, autentici ‘made in England’, hanno visto in me la persona giusta per continuare la loro visione”.

Emanuela Trigiani è felicemente single, perché considera la sua “boutique delle lingue” come una grande famiglia. Con cinque dipendenti tutte donne e numerosi collaboratori esterni, Byron si impegna a fornire strumenti che aiutino le persone a navigare i cambiamenti nella società. “La comunicazione richiede un linguaggio comune. Conoscere questo linguaggio permette alle persone di affrontare i loro cambiamenti con sicurezza.”

Per conoscere Emanuela Trigiani meglio, le abbiamo chiesto: 

Lei considera la sua azienda come un figlio, che l’anno scorso ha compiuto 10 anni. Quali sono i progetti futuri per la Byron?

Mi aspetto che un giorno Byron diventi autonoma proprio come accade con i figli. Il mio obiettivo è costruire una struttura solida e resiliente capace di prosperare anche senza la mia presenza costante. Per questo mi impegno affinché l’azienda cresca in modo sostenibile sviluppando una cultura organizzativa che valorizzi l’eccellenza e la qualità dei servizi.

Guardando al breve periodo, lato formazione, abbiamo recentemente ampliato il nostro portfolio lingue e stiamo assistendo a una forte domanda di corsi di francese, così come di corsi focalizzati su specifici aspetti della lingua, in particolare per fusioni aziendali o internazionalizzazione d’impresa. La nostra “expertise” sta nello sviluppare programmi linguistici dettagliati; personalizzarli per settori specifici è il nostro pane quotidiano. In un mercato caratterizzato da concorrenza spinta, sono la nostra capacità di adattamento e la nostra reputazione a fare la differenza.

Nel 2022 la vostra scuola ha iniziato una collaborazione con VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo). Perché lo avete fatto? Quale l’obiettivo finale? 

La collaborazione con il VIS è nata grazie a Carolina Buglione, Business Development Manager della Byron che conosce bene questa ONG avendo lavorato come operatrice umanitaria con loro in Congo per 4 anni. VIS ci ha esposto le proprie esigenze per la formazione linguistica del personale interno e abbiamo iniziato con corsi di inglese e francese.

Poi ci siamo chiesti: perché non ampliare l’offerta della Scuola di Alta Formazione del VIS aggiungendo corsi di lingua specialistici per chi lavora o aspira a lavorare nel mondo della Cooperazione Internazionale? Così, da oltre un anno, nel menù formativo del VIS trovate corsi di portoghese, inglese e francese che affrontano temi di attualità, problematiche di sviluppo, sicurezza e preparazione al trasferimento in Paesi lontani. Collaborare con il VIS è davvero gratificante e la comunità dei salesiani è straordinaria.

Cos’è la Certificazione PLIDA B1 Cittadinanza: a chi è rivolto questo servizio? 

La Certificazione PLIDA B1 Cittadinanza è riconosciuta dal Ministero dell’Interno e rappresenta un requisito indispensabile per ottenere la cittadinanza italiana.

Si rivolge ai cittadini stranieri e include persone straniere cresciute e/o nate in Italia. L’obiettivo è diventare cittadini italiani, un sogno per molti, ma è anche avere la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita cercando nuove opportunità di lavoro, un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie. La certificazione PLIDA è solo una parte del processo e, per questo, molti si affidano ad agenzie di immigrazione o studi legali per gestire le pratiche, studi e agenzie che ci contattano per la somministrazione degli esami.

Dietro ogni rilascio del PLIDA B1 ci sono storie appassionanti e toccanti. Ad esempio, molti giovani stranieri cresciuti in Italia incontrano difficoltà nel loro percorso di vita, ad iniziare dalla scuola.

Non possono, ad esempio,  partecipare a programmi Erasmus o rappresentare l’Italia in competizioni sportive, fino alla mancata partecipazione alla vita politica del Paese in cui si formano e crescono.

Ricordo una ragazza pakistana, i cui occhi brillavano di commozione quando ha ritirato il suo certificato: era finalmente a un passo dal diventare “una cittadina di serie A”, come diceva lei, e avrebbe finalmente potuto coronare il suo sogno di partecipare a un bando di ricerca con la sua università, cosa altrimenti impossibile.

Come potrà essere inserita l’Intelligenza Artificiale nella sua attività senza correre il rischio di strafalcioni da robot e stravolgimenti di pensiero? 

L’Intelligenza Artificiale può essere un alleato prezioso nella nostra attività, ma è fondamentale che operi in sinergia con i metodi tradizionali per evitare errori e distorsioni. L’IA può rendere l’apprendimento delle lingue più efficace e personalizzato, così come velocizzare il processo di traduzione.

Tuttavia, il ruolo del docente rimane cruciale per fornire il contesto culturale necessario all’apprendimento e per garantire che le traduzioni riflettano correttamente le sfumature del testo. Le tecnologie moderne sono un’opportunità: oggi, piattaforme come Zoom ci hanno dato la possibilità di espandere significativamente le nostre attività, offrendo corsi di lingua di alta qualità su scala globale e reperendo i migliori professionisti sul mercato a prescindere dalla distanza.

Oggi, l’AI consente ai nostri docenti di sviluppare e creare esercizi personalizzati per ogni studente, partendo dalle sue specifiche esigenze, migliorando così la personalizzazione dell’apprendimento. Il nostro modo di lavorare evolverà inevitabilmente e alcuni servizi potrebbero cambiare o essere sostituiti.

Tuttavia, Byron, che oggi è già sinonimo di qualità e affidabilità, riesce a garantire questo livello di servizio grazie al “fattore umano”: Vicki James, Silvia Cagliarelli, Noemi Simone, Viola Serra, Carolina Buglione, sono loro a garantire l’accuratezza, la sensibilità culturale e la qualità che i nostri clienti si aspettano e meritano.

Se non avesse incontrato i signori inglesi della scuola che hanno creduto in lei, quale sarebbe stata la sua altra eventuale aspirazione di attività da intraprendere? 

Probabilmente sarei comunque diventata un’imprenditrice ma mi sarei orientata verso il terzo settore. Amo le sfide e la possibilità di creare qualcosa di nuovo, trovando maggiore soddisfazione quando questo può essere utile alla comunità. Con il mio interesse per la tecnologia, mi sarei probabilmente dedicata a una startup in ambito sociale, sviluppando servizi per migliorare la vita quotidiana delle persone. 

L’innovazione può essere un potente strumento per il cambiamento sociale, e mi avrebbe entusiasmato poter contribuire a un mondo migliore attraverso soluzioni tecnologiche innovative.