Home > Notizia per Notizia > Economia > Donne d’Impresa: Fermina Martín Corral, un ponte fra Italia e Spagna

Donne d’Impresa: Fermina Martín Corral, un ponte fra Italia e Spagna

Donne d’Impresa: Fermina Martín Corral – (Saima Seguridad) . Un ponte di business e di amicizia fra Italia e Spagna. Una telefonata che le ha cambiato la vita – ci racconta -. Appena laureata in Gestione e Amministrazione Aziendale a Madrid, dall’altro capo del filo del telefono chi la chiamava era Amador Chamorro Chamorro di ELKRON che la invitava a cominciare con lui in azienda la sua prima esperienza lavorativa.

Sono passati davvero tanti anni da allora, e Fermina Martín Corral, “aziendalista” per eccellenza, dopo aver anche ottenuto un “Master in Revisione dei Conti / Auditing, presso il Collegio Ufficiale dei Revisori dei Conti di Madrid, ha potuto partecipare attivamente e con successo ai vari progetti di lavoro anche  con Saima Sicurezza di Arezzo, creando un’importante e solida rete di amicizia e stima professionale fra le due aziende, quella spagnola e quella italiana.

Oltre 33 anni di lavoro, attento e prudente, l’hanno vista regista occulta ma preziosa dietro quella scrivania di Madrid. Il 18 marzo del 1993, nacque – infatti –  Saima Seguridad S.A. che iniziò  così in Spagna ed America del Sud tanti ottimi rapporti commerciali sotto la guida autorevole di Amador Chamorro Chamorro.

Fermina Martin Corral con il suo ottimo inglese e la tanta diplomazia necessaria per lavorare in un mondo di uomini, è stata sempre al “fianco amministrativo” di Amador Chamorro Chamorro condividendo con lui i successi dell’azienda. Da quel momento Fermina Martín Corral è  stata una di quelle signore che “fanno la differenza” nelle società, per  competenza e professionalità.

Quella con Saima Sicurezza di Arezzo è ancora oggi una gran bella sinergia di intenti e business, fra Italia e Spagna. Sposata, e mamma premurosa ed attenta, Fermina Martín Corral ha due figli, uno di 23  anni e l’altro di 20.  Attualmente e meritatamente, lei è la Direttrice Finanziaria presso Saima Seguridad oltre che Direttrice Generale di Sicuralia Systems. Le abbiamo chiesto.

Dopo tanti anni di successo lavorativo con l’Italia, quali le caratteristiche che la colpiscono di più del nostro Paese?

“Ce ne sono così tante di caratteristiche che ci accumunano –  l’arte, la cultura, la bellezza che esiste in ogni piccolo angolo  dei nostri rispettivi Paesi – . Soprattutto però,  abbiamo in comune l’educazione e l’ospitalità della gente. Infatti, quando arrivo  in Italia mi sento sempre e comunque a casa. Non c’è  segreto più grande dell’amicizia e dell’affetto che ci uniscono”.

Secondo lei, quale sarà il futuro di Saima Seguridad? Resterà ancora e sempre un’azienda di famiglia?

Questo è sempre stato il desiderio di Amador e nonostante lui sia in pensione da molti anni, noi che abbiamo sempre lavorato con lui in  Saima e che ora gestiamo l’azienda stiamo seguendo la sua esperienza che per  noi è sempre un’importante testimonianza.  

Se non fosse diventata una “capitana d’azienda”, quale sarebbe stata la sua altra aspirazione professionale? Un’artista? Una scrittrice? 

Dato che mi piace molto viaggiare, da piccola volevo fare l’assistente di volo, però anche  la “scrittrice” a causa  della mia  passione per la lettura e alla  fantasia che ho sempre avuto.  Alla fine, però,  ho scambiato le lettere con i numeri  e adesso viaggio molto sia per lavoro che per piacere e  continuano  comunque sempre  a piacermi  moltissimo i libri. 

Cosa ci può dire della “parità di genere” in Spagna? 

Penso che come nel resto del mondo e soprattutto nei Paesi latini, una donna debba dimostrare e impegnarsi molto per avere lo stesso potere e autorità di un uomo nell’ambito della gestione di un’azienda. Nel settore della sicurezza, dove predomina il genere maschile è ancora più difficile.  Infatti ,in questo tipo di aziende, le donne al potere  – purtroppo – sono quasi assenti. Sono stati compiuti alcuni progressi sulla “questione della parità” in Spagna, ma rimangono comunque ancora molti ostacoli da superare.

Lavorare con il marito non è sempre cosa facile. Lei si ritiene una privilegiata? 

È vero: non è facile ma nemmeno così difficile. Mi spiego:  la parte positiva è che hai con te il tuo compagno di vita al quale non devi spiegare perché quando torni a casa dal lavoro sei stanca o preoccupata  e perché lavori così tante ore. Il bello è – però –  che  possiamo anche viaggiare insieme qualche volta per lavoro. Il problema sorge quando devi prendere decisioni lavorative su cui non sei d’accordo.

Per me comunque  l’aspetto più negativo è che è difficile separare lavoro della vita personale. Il lavoro è sempre presente nella nostra relazione, è difficile disconnettersi anche in vacanza, e penso che questo causato dalla responsabilità che entrambi abbiamo in azienda.

Quale futuro sogna per i suoi figli? 

Sogno un mondo in cui tutti i valori che si stanno perdendo, come l’umanità, l’empatia, la solidarietà e in ultima analisi, l’amore vengano rimessi al centro della nostra vita. Sogno anche che questo mondo, così “globalizzato” e allo stesso tempo così individualista, si renda conto che “l’Essere” vale più “dell’Avere”.

 

 

 

Gestione cookie