Donne d’Impresa: Giovanna Follati di Vega Holster, a fianco delle forze dell’ordine, sotto la spalla di James Bond

di Orietta Malvisi Moretti
Pubblicato il 26 Dicembre 2021 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Donne d’Impresa: Giovanna Follati di Vega Holster, a fianco delle forze dell'ordine, sotto l'ascella di James Bond

Donne d’Impresa: Giovanna Follati di Vega Holster, a fianco delle forze dell’ordine, sotto la spalla di James Bond

Donne d’Impresa: Giovanna Follati di Vega Holster. Non è da tutti servire James Bond.

Ma già nel 2006 quando uscì il film della serie 007 “Casino Royale” la Vega Holster appare al fianco del più celebre agente segreto che tutti conosciamo.

Eppure a vederla così, classica di un’eleganza sobria e senza tempo, Giovanna Follati non sembrerebbe certo esperta di fondine per pistole e accessori per le armi.

Invece con suo marito Lio Toschi e il figlio Francesco nel 1992 hanno  costituito una delle aziende leader di questo settore così strategico e di nicchia.

Oggi anche sua figlia lavora in azienda e   proprio lei  ha sviluppato e curato egregiamente il sito e l’immagine della loro società. 

È una storia italiana di famiglia che prende il via nel 1993 in un piccolo laboratorio in provincia di Pisa. Serietà, efficienza e eccellenza del team produttivo e commerciale. In poco tempo, Vega Holster si è imposta come brand di riferimento tra i più apprezzati di questo settore sul mercato nazionale ed internazionale.

Molti gli elementi che hanno contribuito a questo successo, primo fra tutti la sicurezza ed il design di ogni prodotto studiato per addetti coinvolti in missioni ad  alto rischio. Soldati, carabinieri, forze dell’ordine in genere.

Nel 1998, infatti,  è sempre Vega Holster che equipaggia i soldati impegnati nelle missioni di “peace keeping” durante il terribile conflitto nel Kosovo. Anche in Afghanistan, nella missione internazionale “Libertà Duratura” Vega Holster è al fianco del contingente militare italiano atterrato a Kabul. 

Nel 2009, al 21° Summit della NATO, c’è sempre Giovanna Follati, con la sua azienda, fornitrice ufficiale durante le celebrazioni del 60° anniversario di quest’Organizzazione.

“Il nostro lavoro di ricerca e sviluppo nei laboratori – racconta  Giovanna Follati – non si è mai fermato. Perché è solo l’innovazione che può confermare il successo del passato e dare nuova crescita al futuro.”

Fiere internazionali l’hanno vista protagonista con la sua azienda che conta più di 1000 prodotti. Tra cui una divisione specifica per i guanti. E altrettanti tools così innovativi e speciali da poter essere utilizzati anche nei più importanti  sport olimpici. Naturalmente neppure il Covid ha potuto  fermare la loro attività anche perché l’azienda è rimasta al servizio del Ministero dell’Interno.

Come si è appassionata a questo settore così particolare e delicato, poco da donne?

In realtà mi sono avvicinata a questo settore attraverso una precedente esperienza in un’altra azienda in cui mio marito era socio. Nel 1993 abbiamo fondato, assieme a mio figlio, la Vega Holster mettendo a frutto le competenze maturate e ampliando la produzione di articoli per le Forze dell’Ordine.

Qual è stata la sua maggiore soddisfazione in questi anni di attività prettamente familiare?

La nostra maggior soddisfazione è stata la crescita dell’azienda e l’essere stati capaci di fidelizzare i nostri clienti non solo grazie alla qualità del prodotto che curiamo scrupolosamente. Ma anche alla puntualità delle spedizioni, alla disponibilità verso i clienti e agli investimenti per l’innovazione. Necessaria in un settore che si è trasformato nel tempo da una manifattura più artigianale a una produzione più tecnologica.

In tempi in cui la speranza di pace è comunque uno dei traguardi che l’umanità e le donne dovrebbe roraggiungere, come si coniuga questa prospettiva con il lavoro che ha a che fare con le armi?

Sono consapevole della delicatezza dell’argomento che tocca le coscienze di ciascuno di noi. Ritengo che la pace vada difesa e conseguita col minor danno possibile. Il nostro spirito è quello di lavorare a fianco delle Forze dell’Ordine coinvolte in operazioni a rischio per garantire la sicurezza di tutti.

Le donne afghane oggi sono costrette ad una mancanza totale di libertà.

Aidda, di cui Giovanna Follati è socia, si propone come possibile interlocutrice insieme ad altre Associazioni. Per accogliere e “formare” le eventuali profughe restituendo loro una dignità di vita.  

Questa questione mi sta particolarmente a cuore, come imprenditrice e come donna, madre di una figlia e nonna di due nipoti femmine alle quali ho sempre raccomandato di investire nella propria cultura e nel lavoro per rendersi indipendenti e libere.

Con orgoglio posso dire che la Vega Holster è fatta per metà di donne che si distinguono per la loro professionalità e capacità. Perciò appoggio ogni iniziativa a favore dell’emancipazione femminile e sostengo le Associazioni che con il loro lavoro prezioso aiutano le donne sopraffatte dai regimi che ostacolano la loro indipendenza.

Quale futuro per la Vega Holster:  pensa sarà sempre un “affare di famiglia”?

Riguardo al futuro dell’azienda, prevedo che sarà necessario integrare il nostro team delegando alcune funzioni direttive e assumendo personale specializzato nell’uso di macchinari avanzati. Che ci consentano di ampliare la produzione nel rispetto l’ambiente e della sicurezza degli operatori. Oltre al potenziamento del cuore produttivo della nostra azienda ci stiamo organizzando per rafforzare il brand all’estero. Con questa prospettiva abbiamo aperto un primo punto di stoccaggio a Miami per facilitare la distribuzione del prodotto in USA dove risiedono i nostri maggiori competitor.