Donne d’impresa: Mariolina Grillo: Signora dello Sciacchetrà, Agriturismo Vitivinicola Buranco – Monterosso, 5 Terre
Non a caso Mariolina Grillo sembra la sorella di sua figlia Irene che ora ha 23 anni. Mariolina, quest’eterna ragazza nell’apparenza e nello spirito, ha frequentato il liceo scientifico a Genova e dopo due anni di Economia e Commercio all’università, lasciando gli studi – però – perché è diventata mamma. La sua laurea “ad honorem”, se l’è guadagnata, infatti, sul campo, facendo crescere una piccola realtà di un ettaro di azienda vitivinicola, che oggi è diventata sette ettari e mezzo, la più grande azienda del settore nelle 5 Terre.
Oggi sono ben 23 i dipendenti di Buranco, una grande squadra che inneggia allo Sciacchetrà ma non solo. L’agriturismo Buranco, grazie a Mariolina e a suo marito Giovanni non è “solo” vino, grappa, limoncino, olio, marmellate e miele.
Il suo “wine trekking” ha avuto grande successo. Agli ospiti che da tutto il mondo visitano la sua azienda per degustare il vino viene consegnato un cestino con una merenda speciale e tramite una APP vengono documentati sulla storia delle uve, delle vigne e dei vini.
Non solo vino, ma anche ospitalità e trekking nelle vigne in una spettacolare tenuta storica immersa in una splendida location naturale, come solo le 5 Terre possono offrirci.
“In realtà, l’azienda Buranco, non era quella di oggi – ci racconta Mariolina – e sicuramente la mia esperienza in banca, per diciassette anni, mi ha molto aiutata per capire e gestire i vari problemi amministrativi. È anche grazie a mio marito Giovanni, appassionato chef del nostro ristorante, riconosciuto anche nella guida Gambero Rosso, che si deve il successo della nostra impresa.
Le 5 Terre sono meta di milioni di visitatori ogni anno, non solo per la vocazione turistica di La Spezia ma anche e soprattutto grazie alle vigne a strapiombo sul mare da cui proviene il nostro vino e che sono inserite in uno spettacolo naturale, che l’UNESCO ha nominato patrimonio dell’umanità, perché location unica al mondo”.
Dice che la passione per il vino, iniziata perché suo padre aveva acquistato il piccolo agriturismo Buranco, è nata per caso ma è diventato per lei un grande amore grazie ad un famoso enologo di Montalcino che le ha insegnato un sacco di cose.
Infatti, Mariolina ci racconta con orgoglio che lei coordina la vendemmia e vinifica anche personalmente. Lo Sciacchetrà – il vino bianco speciale – va ottenuto pigiando con i piedi!
Per questo, infatti, ragazzini di 15- 16 anni, vengono scelti, pesati e selezionati, anche da sua figlia Irene, che con le sue amiche prestano il loro fondamentale contributo con i piedi. Dal 2005 ad oggi l’agriturismo e vitivinicola Buranco a Monterosso, ha avuto un inarrestabile successo anche perché sono stati acquistati molti terreni che versavano in uno stato di completo abbandono.
Sono stati ripristinati i tipici “muretti a secco” e i terrazzamenti classici delle 5 Terre. La produzione di Buranco, oggi si aggira intorno alle ventimila bottiglie l’anno tale da essere considerata la prima azienda vitivinicola del territorio. Per sfida, però si fa anche il vino rosso, che non ha nulla da invidiare alle altre produzioni vinicole.
Le abbiamo chiesto:
Lei si occupa di vini e di accoglienza. Sappiamo che l’85% dei turisti che arrivano ogni anno alle 5 Terre sono stranieri. Solo una minima percentuale di italiani. Qual è il suo cliente tipo preferito e perché?
Il cliente tipo è il cliente curioso che fa mille domande, è interessato al vino e alle produzioni. Quello che viene da noi perché’ vuole immergersi nella natura lontano dalla routine. Francamente posso dirvi che Non importa la sua provenienza, perché la cosa più importante è lo spirito e l’entusiasmo che lo anima. Con questo tipo di cliente si instaura sempre un bellissimo rapporto di reciproca sintonia ed amicizia che, spesso dura negli anni.
Non solo vino, ma anche una vera arte dell’accoglienza di cui lei è protagonista, anche proponendo pacchetti speciali per i clienti ospiti. Qual è il suo ruolo preferito all’interno della sua organizzazione.
Fare il vino e presentarlo agli ospiti, è per noi, ogni volta, come un rito speciale. È così entusiasmante, quasi come quando una mamma presenta con orgoglio la sua creatura.
“Parità di genere”: una conquista così difficile anche in Italia. Nella sua azienda, come gestisce questo problema?
Nella nostra terra la donna ha sempre avuto un ruolo prevalente perché gli uomini fin dai tempi antichi sono andati lontani per lavorare. Non dimentichiamo che i mercenari di Annibale erano liguri e che i marinai che da sempre hanno solcato il mare in gran parte provenivano dalla Liguria e che le Americhe sono state la meta di tanti nostri uomini. Non c’è stato perciò alcun problema di inserimento o di riconoscimento di ruolo.
Per tradizione, cultura e per l’ottimo risultato, lo Sciacchetrà viene prodotto con i piedi all’antica maniera. Cosa ne pensa dell’Intelligenza Artificiale? Potrà essere utilizzata anche nel vostro settore? Pare che molti siano i servizi che possono ottimizzare la perdita di tempo e sostituire, almeno in parte il lavoro dell’uomo. Qual è la sua opinione?
Forse un robot potrebbe pigiare l’uva ma non ne vedo l’applicazione pratica. Se il principio del minimo mezzo è ancora valido perché spendere i soldi per un robot quando pigiare l’uva è divertente e tanti verrebbero a pigiare?
Oltre al vino e agli sport e ai suoi tanti interessi da seguire c’è un sogno nel cassetto ancora rimasto segreto?
Mariolina conclude così la nostra chiacchierata: “Io ho 2 sogni… una grande cantina compatibile con l’ambiente dove potersi sbizzarrire nei tentativi di vini nuovi e, ovviamente, … una splendida stella Michelin per il nostro già famoso ristorante.