Donne d’impresa: Nicoletta Lebole, dall’uomo in Lebole al gioiello da donna

Donne d’impresa: Nicoletta Lebole. Dall’uomo in Lebole … al gioiello da donna. Suo padre Mario, aveva rivoluzionato la moda dei signori “anni ‘50”. “L’uomo in Lebole”, era sinonimo di stile ed eleganza. Sua figlia Nicoletta e la nipote Barbara, stanno continuando – non a caso – questa tradizione della famiglia che ha origini ad Arezzo.

Collezionista di raro pregio, papà Lebole, ha trasmesso a Nicoletta l’amore per l’arte, l’antiquariato e lo stile. Di grande successo la linea Fashion Bijoux” sotto il brand Lebole gioielli, ha portato nel nostro Paese e nel Made in Italy un nuovo stile di femminilità ed eleganza, con la creazione anche dell’omonimo marchio.

Madre e figlia, unite dallo stesso amore che celebra la femminilità nelle loro creazioni, sono più che mai portatrici di un mondo di arte e moda all’unisono. La creatività e il management al femminile di Lebole Gioielli, le rendono protagoniste assolute di uno stile senza tempo, amato da giovanissime e signore più agées.

Le collezioni firmate da Nicoletta sono riconoscibili per la loro originalità che veste una donna che non teme alcuna sfida e che vuole fare “cultura”, anche di altri mondi ma, tradotti nello stile “made in Tuscany”.

Queste collezioni solitamente sono montate in ottone bagnato, oro e pietre naturali. Una creatività, quella di Nicoletta, tradotta all’ennesima potenza che parte da collezioni gotiche, vagamente dark e sicuramente con un pizzico di alchimia, e finisce per unire anche pietre di vari colori, cammei colorati, arrivando “all’orecchino cornice”, come fosse un portaritratti da mettere all’orecchio. E lì – incredibile ma vero –  si possono anche  inserire foto, disegni, simboli a preferenza.

Fra le molte cose che non si sanno di lei c’è anche il suo impegno con i bambini dell’orfanatrofio di Malindi, che durante i suoi viaggi, la vedono arrivare con regalini giochi e una grande attenzione ai bisogni organizzativi che fanno capo a quell’importante struttura.  

È stato difficile essere la “figlia di” … Mario Lebole, innovatore della moda maschile?

Non era un innovatore solo della moda maschile ma aveva una visione aperta e proiettata al futuro, proprio per questo non è stato difficile essere la figlia di mio padre. Era un uomo speciale sotto tutti i punti di vista. Un uomo che mi ha trasmesso delle passioni importanti, la curiosità di guardare il mondo sempre con occhi aperti a captare i cambiamenti e la forza di non scoraggiarsi e arrendersi mai davanti a niente.

Madre e figlia: una sinergia potente: ma lei e sua figlia Barbara, avete davvero una visione di femminilità condivisa? 

Lavorare insieme in un settore come quello dell’arte prima e della moda, ma soprattutto crescere insieme nel gusto che cambia e si trasforma crea una visione condivisa di questo gusto e delle scelte istintive che ne scaturiscono; quelle di pancia che si fanno senza pensare. La nostra femminilità condivisa nasce dalla stratificazione delle esperienze stilistiche che abbiamo vissuto e sedimentato negli anni. 

Insieme cerchiamo di creare un bijoux carico di questo nostro vissuto e lo vogliamo ideare per una donna moderna che possa indossarlo senza tempo e con unicità; trovando in ogni oggetto qualcosa di proprio.

Quale sarà il futuro di “Spazio Lebole”?

Il futuro di Spazio Lebole è il futuro della Lebole Maison, lo spazio aretino ci serve come hub per le linee di bijoux che sono distribuite nei negozi multi brand. Infatti oltre al punto vendita lo Spazio è anche la fucina dove nasce tutto, dalla progettazione alla realizzazione finale del prodotto fino alle spedizioni. È uno spazio al quale siamo affezionati, nello stesso luogo mio padre negli anni ’60 aprì una delle prime aziende di abbigliamento. I mercati si evolvono, si va sempre di più verso il mercato virtuale ma la location rimane invariata.

Da esperta innamorata dell’antiquariato a design di preziosi gioielli, ad arredatrice di strutture ricettive. C’è qualche altro spazio che lei intende esplorare per dare sfogo alla sua innata creatività?

La mia creatività negli ultimi anni è assorbita nel pensare, ideare e disegnare le collezioni delle nostre linee di gioielli. È una nuova e continua esperienza che mi diverte moltissimo, mi permette di essere sempre in evoluzione. Per il momento non ho nuovi progetti in settori diversi da quelli già esplorati, ma la fantasia corre veloce e non si può mai sapere. Come 10 anni fa, in un modo del tutto inaspettato, è nato il primo orecchino kimono non si può mai sapere come succederà domani.

A proposito di innovazione tecnologica: pensa che potrà utilizzare in futuro, magari per e-commerce, l’Intelligenza Artificiale? 

Sicuramente nel futuro l’Intelligenza Artificiale dovrà essere impiegata nella nostra azienda e strettamente legata al nostro shop on line. Le novità tecnologiche nel mercato delle vendite on line sono continue e dobbiamo stare al passo se vogliamo che il settore funzioni. 

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Orietta Malvisi Moretti