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Donne d’impresa: Patrizia Perez, come vestire gli eventi più importanti, una storia di successo in Sardegna

Donne d’impresa: Patrizia Perez, come vestire gli eventi più importanti, una storia di successo in Sardegna

La sua azienda ha una lunga storia di successo, di moda ed esperienza.  Cinque atelier: per uomo, donna e per gli sposi.  

Patrizia Perez è orgogliosa e fiera della sua attività. Ha ereditato la passione dalla famiglia. Collezioni da uomo, donna, sposi e cerimonie passano in rassegna da lei. Classe 1967, ha una figlia di 19 anni, Sofia, prossima al suo ingresso presso il Politecnico a Milano. Suo marito Riccardo è titolare di uno studio di Consulenza del Lavoro di Cagliari.

L’azienda storica che Patrizia dirige, fu fondata dai bisnonni paterni negli anni trenta. Oggi la sua attività è diventata una sorta di albero genealogico di imprese familiari che hanno sedi nelle varie città della Sardegna. Infatti, l’attività  iniziata dai bisnonni è passata ai nonni, poi ai genitori di Patrizia e agli altri fratelli in un continuo di successo e soddisfazioni.

Uno dei motti preferiti di Patrizia Perez è che “non si finisce mai di imparare nella vita e si impara sempre da tutto e da tutti”. Appassionata a livello agonistico di equitazione, questo suo amore per i cavalli ha trionfato anche con la meritata qualifica di Istruttore Federale di equitazione del settore Pony Club. Patrizia fa anche trekking, canyonismo, speleologia, escursionismo.

La sua storia di successo sta anche nel suo modo di operare in azienda è famosa perché ama formare da sé i suoi collaboratori, partendo da zero, soprattutto i giovanissimi. Infatti, fra i suoi interessi maggiori ci sono la formazione e il coaching: il  miglioramento della persona e delle sue performance, sono per lei il solo modo per investire su una migliore qualità di vita così come anche nel tempo del lavoro. 

Le abbiamo chiesto.

Si parla della sua attività come di un salotto alla moda. La cura e l’accoglienza del cliente è ancora il segreto per vincere la concorrenza dei grandi magazzini?

L’interesse per la persona è la caratteristica che più ci identifica sul mercato, è il fulcro della mia visione del commercio. La persona al centro delle mie attenzioni, l’Atelier un luogo dove trovare ascolto, professionalità e luogo di benessere. Merce ormai rara che viene quindi apprezzata dai nostri clienti che vengono accolti e coccolati quando vengono a trovarci.

Per me è la mia idea differenziante da tutti gli altri, la persona prima di tutto.

In un settore particolare come il suo, le vendite on line, fanno parte delle strategie per il futuro?

Il cambiamento globale ha investito in modo violento soprattutto il mondo della moda. Inevitabile perciò non adeguarsi alla nuova realtà che ci vede protagonisti sul web tramite i siti di vendita on line più di tendenza del momento.

Da Porto Rotondo a Porto Cervo, lei veste i clienti più VIP. Ma che succede in Barbagia e nelle zone di turismo storico? Qual è il vostro core business?

La nostra azienda conosciuta in tutta la Sardegna proprio per la sua attività da definire ormai storica, accoglie i clienti da tutte le zone della regione. Essendo leader del settore wedding, nel momento in cui ci si approccia a questo mercato, diventiamo inevitabilmente una delle prime scelte da parte dei clienti che arrivano da ogni zona della Sardegna.

In Italia manca lavoro per i giovani. Quali risorse può offrire la Sardegna alla next generation del futuro? Si potrà investire sempre e solo nel turismo?

La Sardegna non a caso è considerata ancora un’isola felice. La nostra qualità della vita e le nuove opportunità di lavoro per i giovani, che, in moltissimi casi si possono sviluppare on line, creano un bel connubio per scegliere la Sardegna come luogo dove vivere e lavorare con alti standard qualitativi.

Avendo la Sardegna nell’anima una struttura fortemente matriarcale, numerose sono le iniziative e le battaglie perché la parità di genere venga realizzata nel più breve tempo possibile.

Nel periodo post Covid, tra resilienza e innovazione, si è assistito alla nascita di numerose imprese al femminile soprattutto nel settore della tecnologia.

Sarà sua figlia il prossimo ramo produttivo nell’albero genealogico delle vostre imprese?

Nella vita non si può mai dire per cui non saprei se in un futuro mia figlia si occuperà della azienda, per il momento i suoi interessi vanno in altra direzione senza però eliminare la possibilità di interazione tra i vari settori.

Quale strategia per mantenere in vita gli atelier della moda di oggi?

Sicuramente per il tipo di settore  in cui operiamo, il contatto umano difficilmente potrà essere del tutto eliminato. La vendita on line prenderà sicuramente il sopravvento ma il calore di una stretta di mano, di un sorriso e un caldo benvenuto al tuo arrivo in Atelier e le quattro chiacchiere tra la misurazione di un capo e l’altro difficilmente troveranno un sostituto!

Orietta Malvisi Moretti

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