Donne d’impresa: Vassiliki Tziveli, figlia di imprenditori rompe la dinastia e sceglie il giornalismo.
Aveva solo un anno quando la sua famiglia, da Atene, si trasferisce in Italia. I genitori, imprenditori greci di successo, Thes e Costantino, si sono distinti da sempre nell’alta moda in Italia e nel mondo. Vassiliki, invece, ha avuto fin da piccina grandi aspirazioni per il giornalismo e, dopo aver partecipato a numerosi cicli universitari, seminari e master di settore, è diventata, infatti, giornalista pubblicista nel 2007.
Approdata in RAI, come inviata nei programmi “La vita in diretta” e “Festa Italiana“ in onda su Raiuno, entra a far parte della redazione del telegiornale delle due emittenti laziali Lazio TV e Gold TV. Crea e conduce anche il programma serale di approfondimento economico e sociale “Obiettivo Impresa” in onda sull’emittente Lazio TV.
Si dedica al programma Pillole di Sapori in onda su Italia 7 in Toscana che ,grazie al successo ottenuto, approda al nazionale su Alma TV, canale 65 del digitale terrestre.
Vassiliki ha realizzato 200 puntate con “L’Argonauta”, la trasmissione dedicata ai viaggi intorno al mondo. Una vera impresa, la sua, che ha potuto realizzare su Alma TV, con un format che sta avendo un grande successo. Di madre in figlia l’appellativo “l’Argonauta” nasce forse proprio dal titolo del libro recentemente pubblicato che descrive la vita, le imprese ed i successi di sua madre Thes.
Possiamo scoprire così, attraverso le sue interviste, viaggi bellissimi e pieni di magia. L’Italia è per cultura, storia, arte e natura la più grossa tentazione per i turisti di ogni Paese del mondo ma con Vassiliki possiamo spaziare, però a 360° per scoprire insieme a lei tutti i luoghi che, nel mondo, hanno emozionato e sono rimasti nel cuore a tanti personaggi più o meno conosciuti. E non è solo nei viaggi la vera mission della sua trasmissione, perché quello che colpisce nelle sue puntate televisive è l’emozione e la gioia di scoprire che nel nostro percorso umano siamo tutti piccoli e grandi “argonauti” della non sempre facile esistenza.
Per conoscerla meglio, le abbiamo chiesto.
Sua madre imprenditrice con suo padre, lei giornalista! Come mai non si è inserita nell’azienda dei suoi genitori?
Durante i miei studi universitari ho lavorato con mia madre nell’azienda di famiglia ed è stata una collaborazione fantastica e indimenticabile. Sono laureata in scienze politiche con indirizzo internazionale ma il giornalismo, sin da piccola, è stato una grande passione e io sono stata fortunata ad avere una madre che mi ha lasciata spiccare il volo e seguire la mia inclinazione, seppur allontanandomi da quello che era il futuro dell’azienda di famiglia.
Mia madre, da persona veramente intelligente, ha valorizzato non quello che avrebbe desiderato lei per me, ma il mio desiderio di realizzarmi in uno spazio solo mio. Ci sono madri che proiettano sulle figlie le proprie ambizioni. È umano, si può capire, ma lei per fortuna non lo ha fatto! Io le sono molto grata.
Che pensa di AIDDA, (Associazione Donne Imprenditrici e Dirigenti d’Azienda), di cui sua madre è colonna portante da anni, anche in Confindustria?
AIDDA e CONFINDUSTRIA, Associazioni di cui mia madre è sempre stata fiera di fare parte, hanno un ruolo importante nella sfera imprenditoriale e umana. “Da soli” è tutto più difficile: al contrario, il confrontarsi con chi vive le stesse esperienze professionali, umane e, perfino di “genere”, (Aidda, infatti, è una realtà associativa “al femminile”) è un’esperienza molto interessante che aiuta a crescere tante imprenditrici e non solo.
Quale delle due anime – greca ed italiana – hanno fatto di lei una vera Argonauta della sua vita?
La vita è un grande viaggio ed il mio ha due anime: una nascita-partenza greca e un viaggio italiano che continua senza dimenticare le origini. Ho un grande amore per le mie due patrie e sono stata fortunata, perché il mio non è solo un viaggio metaforico. Al contrario, credo di essere l’esempio di come si possa trarre sempre un arricchimento proprio dai luoghi che si visitano o dove si vive. Io ho fatto le cose in grande confrontandomi con le due civiltà più importanti, quella greca e quella italiana, che stanno ancora plasmando le culture del futuro e non a caso sono l’orgoglio della nostra Europa.
Se lei non fosse diventata una giornalista, quale altra passione avrebbe sviluppato nel suo lavoro? Quale consiglio dare a chi, come lei, aspira ad una “libera professione” come quella del giornalismo? Quali le difficoltà più ardue da superare?
Avrei fatto solo questo mestiere. Non saprei fare altro, con lo stesso entusiasmo che ho da sempre per il mondo dell’informazione. Il consiglio che posso dare alle giovani che vogliono diventare giornaliste è quello di avere passione, studiare, metterci impegno e lavorare in squadra. La difficoltà più grande è trovarsi nel luogo giusto, nel momento giusto per dimostrare le proprie qualità. È anche vero che, come in tutte le cose, ci vuole un pizzico di fortuna.