Donne e mare, i porti turistici nel XXI secolo, Anna Cannavacciuolo: investimento da 85 milioni a sud di Napoli

Donne d’Impresa: Anna Cannavacciuolo, Direttore Generale del Porto e Procuratore Speciale di Marina d’Arechi. Dopo gli studi in lingue straniere  con specializzazione  negli Stati Uniti,  Anna si inserisce nell’azienda di famiglia “Carfora e Cannavacciuolo”, successivamente  “Carcansped”. Specializzata nelle attività di trasporto e spedizioni internazionali  con particolare vocazione ai collegamenti marittimi tra l’Italia e le Americhe.

Seguono anni di lavoro  e responsabilità sempre nel campo dello shipping internazionale, logistica e terminal portuale. Maturando una significativa esperienza  nella gestione aziendale, con posizioni di sempre crescente responsabilità.

In staff con la presidenza  nel 2009 partecipa alla nascita  di Marina d’Arechi SpA, società interamente controllata da Gallozzi Group SpA, un investimento – oggi – di circa 85 milioni di euro.

Dal 2011 è dirigente con funzione di Marina Manager e responsabilità  nella gestione operativa e  commerciale.

Determinata, lungimirante, il suo taglio manageriale  ha sempre raggiunto con successo gli obiettivi aziendali. Notevole la sua naturale capacità nell’aggregare e motivare tutta la squadra, con strategie di team building e team working. In uno spirito di condivisione di percorsi e di traguardi. Anche lei socia di AIDDA e generosa sostenitrice  della parità di genere. Le chiediamo:

Con 1000 posti barca da 10 a 100 metri, Marina d’Arechi è uno dei maggiori Marina del Mediterraneo: come avete affrontato pandemia? Quali i cambiamenti nella vostra vita di donne e organizzazione aziendale? 

Sicuramente il virus ha cambiato le abitudini delle persone e condizionato la libertà negli spostamenti. Le limitazioni imposte hanno però colpito meno la nautica. Perché uscire in barca è un modo protetto, oltre che bellissimo, di vivere il mare rispettando le regole di distanziamento. Marina d’Arechi è sempre stata in grado di garantire una sosta all’ormeggio che faccia sentire come a casa, in piena sicurezza e privacy.

In questi lunghissimi mesi abbiamo comunque lavorato sodo per assicurare la piena tranquillità di tutti, diportisti, ospiti e staff. Grazie a un regolamento di gestione molto accurato, messo a punto dal nostro responsabile della sicurezza e aggiornato secondo tutte le indicazioni governative, tutto si è svolto e continua a svolgersi nel miglior modo possibile.

Un marina come il nostro è strutturato in modo da poter rispondere agli eventi in maniera organizzata ed efficiente. Con l’obiettivo primario di far sentire tutti i nostri ospiti a proprio agio, anche in situazioni difficili come la pandemia.

 La sostenibilità è importante. L’attenzione all’ambiente è alla base della progettazione e realizzazione della vostra infrastruttura.  

La sostenibilità ambientale a Marina d’Arechi è vissuta come una sfida che assume carattere di priorità, non soltanto etica, per l’azienda, il suo management ed i suoi azionisti. Il nostro marina nasce con una visione chiara di sviluppo che ha messo al centro alcuni valori imprescindibili: legalità, amore per il mare, per l’ambiente e per il proprio territorio.

Volevamo un luogo che fosse ideato, progettato, costruito e gestito secondo un unico filo conduttore, che coniugasse innovazione tecnologica e piena sintonia con l’ambiente circostante. La sfida fin dall’inizio, è stata quella di rendere quanto più possibile compatibile lo sviluppo economico, e quindi sociale, legato ad attività produttive, con il rispetto, la tutela, la protezione dell’ecosistema circostante, a mare e a terra.

Siamo partiti dalla consapevolezza che ogni grande opera infrastrutturale, un viadotto, un’autostrada, una ferrovia, nel nostro caso un importante porto turistico, è sempre inevitabilmente invasiva rispetto all’ambiente.

Proprio questa consapevolezza ha rappresentato per noi un’assunzione di responsabilità: minimizzare e riequilibrare il deficit ambientale con i plus realizzativi.

Abbiamo scelto accuratamente la localizzazione del marina, la sua conformazione, i materiali utilizzati nella sua realizzazione, le modalità di gestione e coinvolgimento della comunità portuale sempre mantenendo fermo il principio che il nostro ambiente è la nostra casa ed è il nostro valore aggiunto.

La sua esperienza professionale come donne d’impresa a proposito del processo di trasformazione del pensiero all’interno della transizione economica ed ecologica in atto.

Per me non è facile rispondere a questa domanda, perché in realtà a Marina d’Arechi abbiamo anticipato questa transizione di moltissimi anni!

Fin dalla sua ideazione, abbiamo voluto un porto turistico che fosse moderno, sostenibile, inclusivo. Non ci siamo mai fermati, cercando le migliori innovazioni tecnologiche che potessero supportare questo processo.

Oggi ci viene riconosciuta l’intuizione che ci ha fatto immaginare, agli inizi del 2000, un porto turistico all’avanguardia, in termini di offerta infrastrutturale e di servizi. Abbiamo recentemente ricevuto anche un premio, quello di Ambasciatore della Responsabilità Sociale in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo. Proprio grazie all’adozione, sin dalla sua fase progettuale, di una strategia basata su tre pilastri. Legalità, ambiente e coinvolgimento della comunità per la tutela e valorizzazione dell’area naturalistica.

L’economia per fortuna in questi ultimi anni sembra muoversi verso i valori universali di sostenibilità, innovazione e inclusività, che noi abbiamo sempre perseguito nella nostra attività e che riteniamo indispensabili per uno sviluppo diffuso e duraturo.

Quali le sue previsioni per il futuro della Marina post Covid?

Noi donne non ci siamo mai fermate e non ci fermiamo!

In questi mesi abbiamo lavorato al miglioramento degli accessi al marina per renderli ancora più belli e funzionali, implementato l’offerta del food and beverage, con 6 ristoranti e bar a disposizione dei nostri diportisti e di tutta la città, arricchito l’esperienza del port village con momenti di intrattenimento musicale e tante attività sportive all’aperto.

La nuova frontiera della portualità turistica richiede un’offerta sempre più ampia e ricercata. Stiamo dunque lavorando affinché il Marina d’Arechi sia molto di più del solito ormeggio, diventando il punto di aggregazione preferito, dove trascorrere con grande piacevolezza il proprio tempo libero, in un contesto paesaggistico bellissimo. Credo che questa possa essere la vera essenza del turismo del mare capace di distinguerci.

Inoltre siamo già partiti con l’organizzazione della quinta edizione del nostro Salone nautico, il Salerno Boat Show, che si terrà dal 2 al 10 ottobre 2021.

Il Covid è stato per noi donne solo un incentivo a migliorare  ancora e sempre un’azienda assolutamente ecosostenibile, al passo coi tempi. Anzi, un’azienda percorritrice  dell’importanza della sostenibilità  come valore, sia  nella nostra vita che nel lavoro. Con o senza Covid, quindi, Marina d’Arechi rimane ed è un punto di riferimento e porto di eccellenza nel cuore della Campania.

 

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