Dopo recessione il Giappone è ancora la seconda potenza economica

Pubblicato il 15 Febbraio 2010 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA

L’economia giapponese ha ceduto il 5% reale nel 2009 e riportato la contrazione più pesante mai registrata, ma, grazie anche a un quarto trimestre migliore delle attese, ha evitato il sorpasso della Cina mantenendo il secondo posto mondiale alle spalle degli Stati Uniti.

A ottobre-dicembre, in base ai risultati preliminari diffusi dall’Ufficio di Gabinetto nipponico, il Pil reale è aumentato dell’1,1% (a fronte di attese medie di 0,9-1%) rispetto ai tre mesi precedenti, e al passo annualizzato del 4,6% (contro il 3,5-4%), in scia all’andamento dell’export verso l’Asia e agli effetti delle misure anti-crisi messe in campo dal governo.

Il Pil nominale (cioè al lordo dell’inflazione) ha raggiunto i 474.924 miliardi di yen, pari a 5.075 milioni di dollari considerando il tasso di cambio medio per il 2009 di 93,57 yen per dollaro, in base alle statistiche ufficiali. Il Pil nominale della Cina, con un’economia in progresso dell’8,7%, ha invece toccato i 33.540 miliardi di yuan (4.910 miliardi di dollari). Gli ultimi aggiornamenti di fine gennaio del Fondo monetario internazionale sulle stime di crescita di quest’anno e del prossimo di Tokyo (+1,7% e +2,2%) e Pechino (+10% e +9,7%), tuttavia, avvalorano l’ipotesi che per il sorpasso possa essere soltanto questione di mesi o possa accadere al piu’tardi nel 2011.

Il Sol Levante, la cui economia è la numero due al mondo dal 1968, ha superato la peggiore recessione dal 1945 col recupero della domanda da parte dei mercati asiatici e della spesa di migliaia di miliardi di yen voluta dai diversi governi che si sono succeduti nel 2009 per battere la crisi. Più in generale, alla fine dello scorso anno la domanda privata ha iniziato a risalire la china con tanto d’investimenti delle imprese e di spesa dei consumatori in rialzo. A ottobre-dicembre, la domanda interna ha contribuito per lo 0,6% alla crescita del Pil, quella esterna dello 0,5%.