Draghi (Bce): “Serve un bilancio europeo unico. I rischi sono aumentati”

BRUXELLES – ”I governi devono recuperare credibilità” sul fronte della stabilità finanziaria. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi nel corso dell’audizione al Parlamento Europeo secondo cui le misure non standard prese dall’istituto centrale hanno effetti solo se ”limitate” nel tempo. ”La Bce è l’ultimo baluardo dell’unione monetaria”.

Le difficoltà delle banche sono causate ”dallo stress sulle obbligazioni del debito sovrano”, ha detto il presidente della Bce parlando davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. ”Un cambiamento dei trattati non va escluso”, ha detto Draghi, ma ci potrebbero essere anche ”processi più rapidi” per andare verso l’integrazione fiscale che darebbe ”una chiara traiettoria all’evoluzione dell’area euro, inquadrando le aspettative”. ”Dobbiamo tenere aperte le opzioni sul processo legale esatto che porti verso una reale unione economica. Cambiamenti ai trattati di grande portata non vanno esclusi, ma si possono concepire anche processi più rapidi”.

Per Draghi serve “una nuova struttura di bilancio unica a livello dell’eurozona”, così ”come è unica la Bce”, per dare un ”segnale importante” e immediato ai mercati.  L’Eurozona ”ha bisogno di un nuovo patto di bilancio” che la porti verso l’unione fiscale. Questo sarebbe ”decisamente l’elemento più importante per cominciare a ristabilire la credibilità”. Tale nuovo patto di bilancio, ha aggiunto, ”sarebbe il segnale più importante” che i governi possono dare per dimostrare di ”essersi avviati verso un complessivo approfondimento dell’integrazione economica”.

I ”cambi dei governi che si sono visti in alcuni dei paesi più esposti non hanno ancora avuto molti effetti sui mercati finanziari, che continuano a essere fragili”. Per Draghi ”siamo ancora in una fase difficile e i meccanismi predisposti dall’Unione” su un maggiore coordinamento e vigilanza pur positivi, ”non sono ancora visibili”.

I rischi di un rallentamento dell’economia ”sono aumentati”. Secondo Draghi ”il più debole grado di attività economica rallenta la pressione su prezzi, costi e salari. In questo contesto la Bce ha deciso di tagliare di 25 punti i tassi di interesse e novembre”.

”I prossimi giorni saranno cruciali” per l’eurozona ed il completamento ”della architettura” delle sue strutture. E’ in corso in Europa una ”stretta del credito” che ”strozza soprattutto le Pmi” e per questo serve ”riparare il circuito del credito che ora non circola”.

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