Ducati: Lapo Elkann sembra farsi avanti, poi nega

BOLOGNA – Quando ormai pare certo che Ducati finisca in mani tedesche, Audi o Mercedes, un'intervista di Lapo Elkann a Panorama Icon, magazine di moda del settimanale Panorama, ha aperto per un'oretta uno spiraglio favorevole all'italianita' del marchio: ''Mi considero un grande patriota e mi dispiacerebbe molto se la Ducati venisse venduta all'estero e finisse in cattive mani. I manager hanno fatto una richiesta economica esosa. Se abbassassero le pretese? In quel caso si'. Potrei pensare davvero di farmi avanti con un'offerta''.

Era una battuta piuttosto ipotetica quella riportata nella sintesi dell'intervista in edicola giovedi', e infatti in breve Elkann, responsabile in Ferrari del progetto Tailor Made, la personalizzazione totale delle rosse, ha precisato: ''Non ho mai pensato di fare un'offerta concreta per la Ducati. Il mio era uno slancio patriottico nei confronti di un'azienda di moto che ho sempre amato, vicina di casa della Ferrari. Oltretutto, come leggo sui giornali, le trattative sembrano in fase avanzata''.

Ducati, dall'inizio delle voci sulla decisione di Andrea Bonomi e del fondo Investindustrial di cedere il controllo del gruppo di Borgo Panigale, non ha mai fatto commenti: Bologna e' l'industria, la proprieta' e' il fondo di private equity. Sembra confermato che non ci sia alcuna offerta italiana, anche se Bonomi starebbe studiando pure il ritorno in borsa di Ducati proprio a Milano. Sarebbero due le trattative aperte: una con Audi (Ingolstadt dovebbe fare un'offerta vincolante entro meta' mese) e quella di Daimler. In entrambi i casi sarebbe garantita, si dice nell'ambiente, l'italianita' dell'industria, 42 mila moto vendite nel 2011 con 480 milioni di fatturato, a partire dalla localizzazione. Audi in Emilia possiede gia' Lamborghini, e ne ha rispettato in pieno l'animo tricolore.

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