Eco vandali, pene più severe per chi deturpa o imbratta i Beni culturali
Stretta sugli eco vandali. Chi sbaglia, paga. Da giovedì 18 gennaio, fare l’ecovandalo costa caro. Ultima Generazione e dintorni sono avvisati: chi danneggia paga salato.
La legge è chiara: previsto un inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi provochi danni a beni culturali e paesaggistici. Nel mirino del Governo quei giovani gruppi che, per contestare le politiche che hanno portato all’impazzimento del clima, hanno gettato vernici su monumenti, quadri o nei canali di Venezia.
Nel testo approvato ci sono le sanzioni per gli eco vandali: si va dai 20.000 ai 60.000 euro se si arriva ad “ un uso pregiudizievole per la conservazione o integrità “ di questi beni o ad un loro “ uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico”; la sanzione può oscillare dai 10.000 ai 40.000 euro.
RISCHIO CARCERE – Sono stati modificati 2 articoli del Codice Penale: il 635 e il 639. Rischia da 1 a 5 anni di carcere chiunque distrugga, disperda, deteriori o renda, in tutto o in parte, inservibili beni mobili o immobili durante manifestazioni pubbliche, oltre al pagamento di una multa fino a 10.000 euro.
Se invece il danneggiamento avverrà in musei, pinacoteche o gallerie la reclusione potrà andare da 1 a 6 mesi e la multa potrà essere da 300 a 1.000. euro. L’Aula della Camera ha dato il via libera definitivo con 138 sì, 92 no e 10 astenuti.
OPPOSIZIONE SULLE BARRICATE- Alla esultanza del ministro Sangiuliano hanno risposto 2 esponenti di peso: Riccardo Ricciardi e Laura Boldrini. Ricciardi, vice presidente del M5S, ha detto: ”Saremmo anche disposti a tollerare la promessa di integerrimo rigore e di legalità da parte della maggioranza che presenta provvedimenti propagandistici come questo contro l’imbrattamento o deterioramento dei Beni Culturali. Solo che la maggioranza dovrebbe farlo anche con suoi esponenti”.
E giù un attacco soprattutto a Sgarbi (non citato) alla Santanchè (non citata), al governatore della Sardegna, ai deputati che sparano a Capodanno.
Per il Pd ha commentato Laura Boldrini: ”Assistiamo alla ennesima mossa securitaria di questa maggioranza con misure che possiamo definire ad personam – vecchio vizio della destra italiana – e che non fanno altro che restringere la libertà di dissenso e manifestazione”. Sulla stessa linea Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana
LA PRECISAZIONE DELLA ACCADEMIA DELLA CRUSCA- Il termine eco vandalo è una parola incerta, cioè una parola che non ha un marchio di assoluta e garantita italianità.
La Crusca suggerisce che il termine più appropriato sarebbe “vandalo ecologico”. Ma tutto sommato l’Accademia accetta il termine di uso corrente e, anzi, lo promuove. Più esplicito e colorito. Tommaso Foti, piacentino, capogruppo di Fdl alla Camera,”Ecovandali? No, per me sono eco-cretini”.
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